Esmail Qaani, “prima morto poi spia”, le fake news dei media italiani
Questa mattina la stampa italiana ha dato sfoggio del suo più fedele servilismo nei confronti del regime criminale di Tel Aviv. La nuova campagna mediatica filo-israeliana questa volta ha preso di mira il comandante iraniano della Forza Quds, generale di brigata Esmail Qaani. Nei giorni scorsi, i cosiddetti media italiani davano Qaani morto sotto i bombardamenti israeliani su Beirut. Fallita questa “speranza”, ecco la nuova trovata: “Esmail Qaani talpa del Mossad”.
In realtà, oltre al disgusto nei confronti del servilismo dei nostri media verso un regime criminale e sanguinario, siamo costretti a smentire l’ennesima fake news. Pubblicando questa notizia falsa, il regime sionista tenta di capire dove si trova Qaani.
Esmail Qaani è vivo e fedele alla causa
Il capo della Forza Quds, il generale di brigata Esmail Qaani, è in buona salute e riceverà a giorni l’Ordine di Fat’h (Conquista) dal leader della Rivoluzione Islamica, l’ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha affermato mercoledì un consigliere del comandante in capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica.
L’annuncio del generale di brigata, Ebrahim Jabari, ha stroncato le speculazioni dei media occidentali secondo cui il comandante della Forza Quds, potrebbe essere stato ferito o ucciso in un attacco israeliano a Beirut.
Lunedì, Qaani ha inviato un messaggio alla 7a Conferenza internazionale sulla solidarietà con i bambini e gli adolescenti palestinesi, offrendo profonde scuse per non aver potuto prendere parte all’evento a causa della partecipazione a un altro incontro.
Il 3 gennaio 2020, l’Ayatollah Khamenei ha nominato Qa’ani come nuovo capo della Forza Quds in seguito all’assassinio da parte degli Stati Uniti del generale Qassem Soleimani. Ha descritto Qa’ani come uno dei comandanti più importanti dell’Irgc durante la guerra imposta da Saddam all’Iran (1980-88). Qaani era il vice comandante della Forza Quds prima della sua nomina a dirigere la forza.
di Redazione