Ferdowsi ha raccontato il passato mitico dell’Iran
Il 21 gennaio segna l’anniversario della nascita del famoso poeta iraniano Abul-Qasem Ferdowsi che ha protetto la lingua persiana durante secoli di aggressioni straniere. L’Iran è sempre stata una terra favorevole da conquistare per quelle dinastie ambiziose, dall’est all’ovest. Questi stranieri, che sono stati tutti attratti dalla cultura persiana, hanno fatto tutto ciò che potevano fare per mettere gli iraniani al guinzaglio.
Gli iraniani hanno reso omaggio a Ferdowsi, il famoso letterato la cui “Shahnameh” è considerata come la più lunga poesia epica del mondo scritta da un singolo poeta. In una cerimonia tenutasi ieri nella città nord-orientale di Mashhad, figure culturali e politiche del Paese hanno presenziato all’evento. Il poeta persiano è nato nel 940 in un piccolo villaggio vicino alla città di Tous nella provincia iraniana di Khorasan Razavi.
Il poeta è meglio conosciuto per il suo opus magnum, Shahnameh (Libro dei Re), che è un classico della poesia epica persiana e racconta passato mitico e storico dell’Iran. Il libro che ha avuto una grande influenza sul patrimonio culturale della nazione, racconta la leggendaria storia dei re pre-islamici dell’Iran da Keyumars a Yazdegerd III.
Un’illustrazione raffigurante Rostam, l’eroe epico di Shahnameh, che parla con i generali iraniani. Shahnameh è composto da 55mila distici ed è stato tradotto in diverse lingue.
di Redazione