Iran ed Egitto campanello d’allarme per Tel Aviv

Le relazioni tra Iran ed Egitto sono state accompagnate da alti e bassi sin dalla Rivoluzione del 1979. Dalla rottura dei rapporti durante l’era di Sadat ai contatti limitati e informali nei periodi successivi. Negli ultimi due anni si sono manifestati segnali più tangibili di un miglioramento delle relazioni. La tappa più recente di questo percorso è stata il viaggio di Abbas Araqchi al Cairo e il suo incontro ufficiale con Abdel Fattah al-Sisi.
Durante il recente viaggio di Trump in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, la fredda reazione dei leader arabi del Golfo alla posizione dell’Egitto nelle relazioni regionali è stata notata dagli osservatori a conoscenza degli sviluppi in Medio Oriente. Sebbene i Paesi del Golfo Persico abbiano un atteggiamento cauto nei confronti dell’Iran, dare priorità ad altri casi rispetto all’Egitto ha inviato un messaggio chiaro al Cairo.
In tali circostanze, la vicinanza del Cairo e di Teheran può soddisfare le esigenze reciproche di entrambi i Paesi. L’Egitto sta cercando di diversificare i suoi partner strategici, mentre l’Iran sta cercando di aprire un nuovo fronte contro i circoli di pressione regionali. Questa cooperazione, soprattutto per l’Egitto, sarà un’opportunità per ristrutturare la sua posizione geopolitica e le sue aperture economiche.
Per l’Egitto, la vicinanza all’Iran potrebbe consentire l’accesso a tecnologie avanzate, capacità di trasporto dell’energia e cooperazione nelle istituzioni regionali. Questa relazione potrebbe influenzare anche la politica regionale dell’Egitto e rendere più attivo e indipendente il ruolo del Paese nelle equazioni del Medio Oriente.
Vicinanza Iran-Egitto fa tremare Israele
Negli ultimi mesi, alcune fonti hanno parlato di consultazioni iniziali sulla cooperazione nucleare pacifica tra Iran ed Egitto. Sebbene non sia stato ancora annunciato alcun accordo specifico, queste speculazioni riflettono una possibile volontà da parte dei due Paesi di oltrepassare i confini tradizionali nelle loro relazioni.
L’attore che forse si sente più minacciato dalla vicinanza di Teheran e del Cairo è Israele. Questo regime ha cercato per anni di mantenere l’Egitto nel quadro di un asse anti-iraniano. La vicinanza delle due storiche potenze regionali potrebbe complicare i calcoli di intelligence e sicurezza di Israele su vari fronti, da Gaza al Mar Rosso.
Negli ultimi giorni, gli osservatori hanno notato il tono meno teso del Cairo nei confronti degli sviluppi in Yemen, in particolare la sua posizione relativamente neutrale nei confronti delle azioni degli Houthi. Alcuni vedono questo approccio come parte di una politica estera più cauta ed equilibrata da parte dell’Egitto, forse in linea con la tendenza al miglioramento delle relazioni con l’Iran. Tuttavia, non è ancora possibile affermare con certezza che questi sviluppi siano direttamente collegati.
di Redazione