Iran e Libano, prove di cooperazione militare
L’addetto militare iraniano in Libano, colonnello Mohammad Reza Mirzaei e il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’esercito libanese, generale Hatem Mallak hanno avuto ieri un incontro a Beirut dove hanno discusso di una possibile cooperazione militare tra Iran e Libano.
Mirzaei, dopo essersi congratulato con il generale Mallak per il suo nuovo incarico, ha espresso la speranza di poter ricevere prossimamente la visita del generale in Iran. Il colonnello iraniano ha sottolineato la piena disponibilità dell’Iran ad assistere militarmente l’esercito libanese e rafforzare le relazioni tra Iran e Libano.
In passato, i Paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti, la Francia e l’Arabia Saudita, sono stati i principali fornitori di armamenti per l’esercito libanese. La tanto discussa e sospetta concessione di armi francesi pagate dai sauditi (tre miliardi di euro) destinati all’esercito libanese, risale al dicembre 2013; ad annunciare il “dono” franco-saudita fu l’ex presidente libanese Michel Suleiman.
Agli inizi del 2016, dopo ripetuti ritardi e rinvii a causa di pressioni politiche, è giunto all’aeroporto internazionale di Beirut il primo carico di armi francesi; a fronte di una concessione di tre miliardi di euro, sono stati consegnati 47 missili anti-carro Milan vecchi e non conformi alle norme, quindi, inutilizzabili. Subito dopo questa consegna, il regime saudita ha sospeso la concessione.
L’esercito libanese si basa oggi sull’aiuto militare degli Stati Uniti (un miliardo di dollari), che tuttavia non soddisfa le esigenze dell’esercito impegnato su più fronti nella lotta contro i gruppi terroristici che minacciano la stabilità e la sicurezza del Paese.
di Giovanni Sorbello