Iran: contratto con l’Eni da 100mila barili di greggio al giorno
Il vice-ministro iraniano del Petrolio, Rokneddin Javadi, sabato scorso ha dichiarato che sono in fase avanzata le trattative con l’Eni per un contratto da 100mila barili di greggio al giorno; l’accordo definitivo sarà raggiunto a breve.
L’Eni, storico partner dell’Iran dai tempi di Mattei, è stato uno dei principali acquirenti di petrolio iraniano prima delle sanzioni. I vertici della Società sono stati al seguito della recente visita del premier Renzi a Teheran.
Prima delle sanzioni, l’Iran era il secondo più grande esportatore di greggio fra i Paesi Opec dopo l’Arabia Saudita, con una media fra i 2,3 e i 2,4 di barili/giorno; esportazione che si è contratta di almeno 1 ml di barili a causa del regime sanzionatorio. Dopo gli accordi di Vienna e la revoca delle sanzioni a gennaio, il Paese ha inteso recuperare la sua quota di mercato nel frattempo occupata dagli altri membri dell’Opec, soprattutto dall’Arabia Saudita.
A tal proposito, è di sabato la dichiarazione del Ministro del Petrolio, Bijan Zangeneh, resa in occasione dell’inaugurazione a Teheran di una mostra internazionale sul petrolio e il gas, che le esportazioni sono già risalite a 2,4 ml di barili/giorno, lo stesso livello precedente alle sanzioni.