Iran, carburante al Venezuela nonostante sanzioni
Iran – La notizia di una spedizione di combustibile iraniano in Venezuela nonostante le sanzioni statunitensi hanno fatto infuriare gli Stati Uniti, che hanno minacciato di reagire.
La petroliera battente bandiera iraniana Clavel è salpata alla volta del Paese sudamericano, secondo quanto riferito da Reuters. I dati di localizzazione della nave dell’analista Refinitiv Eikon affermano che la nave cisterna ha caricato carburante nel porto di Bandar Abbas in Iran ed ha navigato attraverso il canale di Suez ed è entrata mercoledì nell’Oceano Atlantico.
L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha riferito giovedì scorso alla Reuters che gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione misure contro l’Iran in risposta alla spedizione di carburante. Secondo il regime di Washington, il governo venezuelano sta pagando l’Iran in oro.
Iran e accordo nucleare
Nel maggio 2018, Trump ha ritirato unilateralmente il suo Paese dall’accordo nucleare siglato tra l’Iran e le maggiori potenze mondiali, scatenando critiche in tutto il mondo. Da quando si è ritirato dall’accordo nucleare iraniano, il regime di Washington ha lanciato una cosiddetta campagna di massima pressione contro Teheran, imponendo un maggior numero di sanzioni contro la Repubblica Islamica.
Teheran ha risposto alle sanzioni e al fallimento dei firmatari del Jcpoa – in particolare Gran Bretagna, Francia e Germania – sospendendo gradualmente i propri impegni con l’accordo nucleare. L’Iran ha ripetutamente annunciato la sua disponibilità a riprendere ad adempiere ai propri impegni qualora le sanzioni fossero rimosse. Washington, tuttavia, ha portato avanti la campagna di sanzioni.
Il presidente iraniano, Hassan Rouhani, ha affermato che la politica statunitense di esercitare la “massima pressione” sull’Iran è già fallita e tutti gli indici economici mostrano che il Paese ha superato la fase peggiore della politica americana.
Negli ultimi anni anche gli Stati Uniti hanno imposto severe sanzioni economiche al Venezuela per costringere il presidente del Paese Nicolas Maduro a dimettersi, costringendo milioni di venezuelani ad abbandonare la loro patria a causa della mancanza di cibo e beni di prima necessità. Secondo le statistiche delle Nazioni Unite, almeno 3,3 milioni di persone hanno lasciato il Paese dalla fine del 2015.
di Yahya Sorbello