Medio OrientePrimo Piano

Iran ha cambiato le regole del gioco

Iran – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è caduto vittima dell’enorme miscela di inganni e adulazione che solo il regime israeliano è stato così malvagio e meschino da inviargli. In gran parte su istigazione di Israele, gli Stati Uniti hanno condotto gli attacchi contro tre impianti nucleari in un Paese firmatario del Trattato di non proliferazione nucleare e i cui impianti sono sottoposti alla più rigorosa supervisione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

Naturalmente, l’esercito degli Stati Uniti era già stato pesantemente coinvolto nella guerra israeliana contro l’Iran, iniziata il 13 giugno, in tutti i settori, dall’assistenza nel targeting al costante rifornimento dell’arsenale del regime israeliano. Ma, violando lo spazio aereo iraniano e lanciando attacchi contro i tre impianti nucleari iraniani, gli Stati Uniti si sono trasformati in complici diretti dell’aggressione. Le implicazioni per l’America non possono essere sopravvalutate. Il leader iraniano, l’ayatollah Sayyed Ali Khamenei, aveva avvertito gli Stati Uniti, che unirsi alla guerra israeliana contro l’Iran avrebbe causato all’America “danni irreparabili”.

Il regime israeliano aveva dato per scontato che, conducendo contro l’Iran una campagna militare in realtà carente ma con l’aspetto di una campagna a tutto campo, gli Stati Uniti si sarebbero trovati di fronte al fatto compiuto e sarebbero stati inevitabilmente coinvolti. Se così fosse stato, l’America avrebbe fatto per Israele ciò che Israele non avrebbe mai potuto fare da solo: rovesciare il governo iraniano.

Si trattava di una cospirazione che Israele riteneva impeccabile. In realtà si è rivelata una scommessa destinata a mandare Israele in bancarotta.

Iran stretto attorno alla bandiera

Il popolo iraniano, persino coloro che a volte erano stati critici nei confronti del governo iraniano, ora si stringe attorno alla bandiera. La solidarietà tra la popolazione sta fiorendo. I venditori offrono la loro merce a prezzi scontati. I medici specialisti offrono servizi gratuiti. La rabbia contro gli aggressori stranieri ribolle tra la popolazione iraniana. Nel frattempo, non mancano cibo, medicine o altri beni essenziali. La gente si riversa nelle strade per dimostrare la propria solidarietà con il governo e le Forze Armate.

I territori occupati da Israele si stanno trasformando in macerie. Gli israeliani se ne stanno andando a frotte. I Paesi arabi, che da tempo temono Israele, ora si rendono conto di quanto l’esercito del regime di Tel Aviv stia lottando contro gli attacchi iraniani. I leader occidentali chiedono all’Iran di “moderazione”.

Stretto di Hormuz, il collo di bottiglia nel Golfo Persico

In tutto ciò, l’Iran non ha ancora fatto ricorso alle numerose carte che detiene. Lo Stretto di Hormuz, il collo di bottiglia nel Golfo Persico attraversato quotidianamente da gran parte delle spedizioni internazionali di petrolio, è sotto il controllo iraniano. Usando questa carta, ed è solo una, l’Iran può causare danni che si faranno sentire fino alle stazioni di servizio in tutta l’America.

L’Iran ora ha non solo più opzioni a disposizione per rispondere, ma anche una maggiore determinazione di fronte a quella che considera una guerra esistenziale.

Ali Shamkhani, stratega militare e consigliere dell’ayatollah Khamenei, rimasto gravemente ferito ma poi ripresosi da un tentativo di assassinio da parte di Israele il primo giorno di guerra, ha dichiarato domenica qualcosa di molto importante: “Anche supponendo che gli impianti nucleari colpiti dagli Stati Uniti siano stati completamente distrutti, la partita non sarebbe finita, perché il materiale arricchito, il know-how interno e la determinazione politica rimangono. Ora, l’iniziativa politica e operativa – con il diritto alla legittima difesa – è detenuta da chi sa giocare d’astuzia ed evitare il fuoco indiscriminato. Altre sorprese arriveranno”.

di Redazione

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi