Iran, l’88% dei bambini rifugiati frequenta scuole
Circa l’88% dei bambini rifugiati che vivono in Iran studiano regolarmente nelle scuole di tutto il Paese, a dichiararlo è il capo del dipartimento per gli Affari internazionali del Ministero della Pubblica Istruzione, Gholamreza Karimi. Il funzionario iraniano ha fatto queste dichiarazioni a margine di una conferenza sugli affari educativi degli studenti stranieri in Iran, secondo quanto riferito dall’Agenzia di stampa iraniana Mehr news.
Un decreto emanato nel maggio 2015 dal leader della Rivoluzione islamica, l’ayatollah Seyyed Ali Khamenei, consente a tutti i cittadini stranieri, anche a coloro che non hanno identità e vivono illegalmente in Iran, di frequentare scuole del Paese. Attualmente circa 110mila studenti di nazionalità afghana illegali studiano in Iran, ha aggiunto Karimi.
Un totale dell’88 per cento dei bambini rifugiati studia nelle scuole iraniane, si prevede che questo tasso aumenti fino al 90 per cento nelle scuole elementari entro il prossimo anno scolastico (settembre 2018), ha sottolineato il funzionario, aggiungendo che il numero di studenti rifugiati delle scuole superiori è del 29%.
Il ministero dell’Istruzione ha stanziato 10 trilioni di rial (circa 240 milioni di dollari) per l’istruzione dei rifugiati, mentre le donazioni internazionali costituiscono solo il 2-2,5% di questa cifra. Questo grande divario ha causato la maggior parte dei problemi. “Chiediamo alle Ong e alle entità internazionali di contribuire a migliorare la qualità dell’istruzione per questi bambini in Iran”, ha concluso Karimi.
Rifugiati, Unhcr elogia Iran
Sivanka Dhanapala, il rappresentante uscente dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) in Iran, ha lodato i grandi sforzi compiuti dalla Repubblica Islamica per aiutare rifugiati e immigrati. La Repubblica islamica ha accolto e sostiene circa tre milioni di profughi afghani.
Dal primo afflusso di profughi afghani quasi quarant’anni fa, l’Unhcr ha lavorato a stretto contatto con il suo principale omologo governativo, il Bureau for Aliens and Foreign Immigrants Affairs (Bafia) del Ministero degli Interni, per assistere e proteggere i rifugiati nel Paese. Nonostante il grande rimpatrio volontario in Afghanistan avvenuto tra il 2002 e il 2005, l’Iran ha assistito a un calo generale del numero di rimpatriati nel loro Paese di origine, in gran parte a causa del continuo deterioramento della sicurezza e della situazione economica in Afghanistan”, ha aggiunto Dhanapala.
di Redazione