Il primo turno delle elezioni presidenziali in Iran si è concluso come previsto: Pezeshkian e Jalili sono andati al ballottaggio. Nessun candidato è riuscito a ottenere il 50% dei voti. Secondo il conteggio finale annunciato sabato dalla sede elettorale, Masoud Pezeshkian ha ottenuto il numero più alto di voti: 10,4 milioni. Il suo concorrente più vicino, Saeed Jalili, è arrivato secondo con 9,4 milioni di voti.
Il presidente del Parlamento, Mohammad Baqer Ghalibaf, è arrivato terzo con 3,3 milioni di voti, mentre l’ex ministro degli Interni, Mostafa Pourmohammadi, ha ricevuto poco più di 206mila voti.
Circa il 40% degli aventi diritto ha votato al primo turno, al di sotto delle aspettative di una maggiore affluenza alle urne nelle elezioni di quest’anno. Il ballottaggio si terrà il 5 luglio, con i due candidati rimanenti che avranno una settimana per impegnarsi in campagne elettorali e dibattiti televisivi prima del giorno delle elezioni.
Le votazioni per le elezioni presidenziali anticipate si sono tenute venerdì e sono state prorogate tre volte dalla sede elettorale prima della chiusura delle file per il voto.
Secondo i media statali, circa 61 milioni di persone avevano diritto al voto in queste elezioni, con larga maggioranza di giovani. Nelle elezioni presidenziali del 2021, 59,3 milioni di persone avevano diritto al voto. In tutto l’Iran sono stati allestiti 58.640 seggi elettorali, di cui oltre 6mila nella capitale Teheran.
Per quanto riguarda il secondo turno delle elezioni, Mohammad Bagher Ghalibaf ha annunciato il suo sostegno a Saeed Jalili in vista del ballottaggio. Affermando di avere rispetto per Pezeshkian, Ghalibaf ha scritto: “Chiedo a tutte le forze rivoluzionarie e ai miei sostenitori di aiutarmi affinché il movimento che ha causato una parte importante dei nostri problemi economici e politici non ritorni al potere”.
di Redazione
