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Iran: auguri di Natale dell’Ayatollah Khamenei

In queste ore in Iran i siti d’informazione ed i blog ripropongono il messaggio di auguri per il Natale ed il nuovo anno che la guida suprema, l’Ayatollah Khamenei, diffuse nel 1994. Un messaggio pieno di profondi contenuti anche esoterici e gnostici che delinea, ancora oggi, la posizione dell’Iran e dell’Islam, come viene interpretato dallo sciismo, nei confronti del Cristianesimo.

khamenei“Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso” porgo i miei auguri a tutti i cristiani ed i musulmani del mondo, soprattutto ai connazionali cristiani, per la nascita di Gesù il Messia, il Nobile profeta e per l’inizio del nuovo anno cristiano.

Quel messaggero prescelto di Dio, guidava la gente verso la via di Dio, la via della felicità dell’uomo; egli invitava a non seguire le passioni e di non rovinare la gaia dello spirito umano con il male, l’ingiustizia ed i cattivi comportamenti.

Le potenze ingiuste, i corrotti, i prepotenti, i servi del denaro e del potere, perseguitarono quel grande profeta e lo accusarono ingiustamente tentando di ucciderlo. Dopo che Allah l’Altissimo lo protesse dai malfattori, gli apostoli ed i seguaci del Messia vennero perseguitati per anni e colpiti con le peggiori torture; tutto ciò per distruggere gli insegnamenti di Gesù, perchè erano contro la corruzione, l’ingiustizia, la miscredenza, la guerra, l’inganno. Coloro che erano corrotti, ingiusti, miscredenti, guerrafondai ed impostori, non potevano tollerare la religione di Dio, il messaggero di Dio ed i viandanti della sua Via.

Anche oggi quegli stessi poteri esistono e non possono tollerare i servi di Dio, i seguaci della religione di Dio ed i viandanti della via della verità. Chi sostiene di essere seguace di Gesù, la pace sìa con lui, deve essere anche sostenitore della giustizia e deve opporsi al male ed alle potenze del male. La speranza mia è che i cristiani ed i musulmani, in qualsiasi luogo di questo mondo si trovino, mantengano viva questa grande lezione dataci da Gesù, la pace sia con lui, nella loro esistenza.

Mi appello a Dio l’Altissimo affinchè il nuovo anno cristiano sia l’anno del successo per tutti i popoli e tutta l’umanità.

Seyyed Alì Khamenei,

12 Day (1 gennaio) 1373 (1994)

di Redazione

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