Iran. Ali Khamenei: “Non sono ottimista sui colloqui sul nucleare ma li rispetteremo”
di Giovanni Sorbello
Mentre il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, conduce il gruppo di negoziatori di Teheran nei colloqui a Vienna con le potenze del 5+1, con l’obiettivo di giungere ad un accordo definitivo sul nucleare, l’Ayatollah iraniano, Ali Khamenei, ha dichiarato lunedì sul suo sito web che non è contro la ripresa dei negoziati sul nucleare, ma è certo che non porteranno da nessuna parte.
L’Iran ha ripreso ieri i colloqui a Vienna con le potenze del P5+1 – Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Russia e Cina più la Germania – volti a raggiungere un accordo globale sul suo programma nucleare civile.
Nell’ambito di un accordo ad interim raggiunto nel mese di novembre, l’Iran ha accettato di congelare alcune attività nucleari per sei mesi in cambio della cancellazione di alcune sanzioni e la promessa da parte delle potenze occidentali di non imporre nuove restrizioni sulla sua economia.
“Il lavoro che è stato avviato dal Ministero degli Esteri continuerà e l’Iran non violerà il suo impegno, ma lo ripeto ancora una volta, non porterà da nessuna parte”, ha aggiunto l’Ayatollah Khamenei.
“La nazione iraniana non cederà mai alla prepotenza e ai ricatti dell’America, la questione del nucleare iraniano è solo una scusa per Washington per perseguire le sue politiche ostili contro la Repubblica Islamica”, ha aggiunto Khamenei.
Gli Stati Uniti, Israele e alcuni dei loro alleati hanno ripetutamente accusato l’Iran di perseguire obiettivi non civili nel suo programma di energia nucleare. L’Iran respinge le accuse, sottolineando che, come membro impegnato dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea) e firmatario del Trattato di Non Proliferazione (Tnp), ha il diritto di sviluppare la tecnologia nucleare per scopi pacifici.
