Iran: al via la costruzione della più grande raffineria del Paese
L’Iran ha iniziato la costruzione del suo più grande impianto di raffinazione capace di convertire circa mezzo milione di barili al giorno di condensati in prodotti esportabili verso l’Asia.
Il Vice Presidente iraniano Eshaq Jahangiri Kouhshahi ha partecipato la scorsa settimana alla cerimonia di inaugurazione dei lavori della raffineria di Bandar Siraf, che prevede un investimento di 2,8 miliardi dollari da parte del settore privato iraniano. La raffineria sarà costruita vicino al giacimento offshore di gas di South Pars.
La raffineria comprende otto unità di elaborazione, ognuno con una capacità di trasformare 60mila barili al giorno di condensato – un olio leggero estratto con gas – in migliori prodotti a valore aggiunto.
Il sessanta per cento delle materie prime sarà trasformato in 270mila barili al giorno di nafta per la spedizione ai responsabili chimici asiatici che la trasformeranno in ammoniaca per i fertilizzanti o prodotti di plastica a base di etilene o di altre olefine. Inoltre, la raffineria produrrà 140mila barili di gasolio, 30mila barili di gas di petrolio liquefatto e 40mila barili di cherosene.
L’anno scorso, l’Iran ha raddoppiato le sue esportazioni a 200mila barili al giorno di condensa contribuendo ad aumentare le esportazioni di greggio a 1,5 milioni di barili al giorno, evitando anche le restrizioni imposta dalle sanzioni in quanto non rientrano nella normativa statunitense.
L’Iran mira ad arrivare nei prossimi anni a produrre un milione di barili di condensa al giorno, permettendo al Paese di esportare più nafta in Asia dove la domanda per la sostanza è in crescita.
L’Iran è il secondo paese dopo la Russia con i maggiori giacimenti comprovati di gas naturale con i suoi 41 miliardi di metri cubi, pari al circa il 18% del totale delle riserve mondiali.