La stampa italiana si dimostra sempre più asservita a logiche di potere legate alle potenze occidentali. Le campagne di propaganda contro il mondo musulmano e in particolar modo contro l’Iran, si fanno giorno dopo giorno sempre più aggressive. Tra i maggiori e convinti sostenitori di queste campagne spicca il quotidiano “Il Giornale” che da sempre propone una linea politica anti-islamica e anti-iraniana, pubblicando articoli spesso basati sul falsità e faziosità.
A conferma di tutto ciò, siamo lieti di pubblicare la lettera del Dott. Marco Morelli:
Spett.le sig. Gerry Freda,
giusto un paio di appunti riguardo al suo articolo “Tra l’Iran e Al-Qaida vi è da anni una solida alleanza” (http://www.ilgiornale.it/news/mondo/liran-e-qaida-vi-anni-solida-alleanza-1692460.html#commentbox) del 10 maggio scorso:
1) Said Qasemi non è mai stato portavoce dei Guardiani della Rivoluzione Islamica.
2) L’intervista a cui si fa riferimento non è stata realizzata dall’emittente “Al-Arabiya” ma dal canale iraniano “Rudarru” (Faccia a faccia) di Telegram.
3) Nel corso dell’intervista, divisa in due parti di circa due ore ciascuna, l’ex capitano dei Pasdaran ha si ammesso di essersi recato a combattere in Bosnia con il passaporto della Mezzaluna Rossa iraniana, ma non ha MAI fatto alcun riferimento a collaborazioni o addestramenti – né in Bosnia né altrove, né all’epoca del conflitto nell’ex Yugoslavia né successivamente – tra Pasdaran e al-Qaida….figuriamoci con il “cartello della droga messicano Los Zetas”! Complimenti piuttosto per la vivida fantasia, sua o di chi che le passa le veline!
4) Nell’arco delle quattro ore dell’intervista a Said Qasemi, l’unico riferimento ad al-Qaida si trova infatti quando l’ex membro dei Guardiani della Rivoluzione Islamica afferma che in Bosnia “copiarono il nostro stile, dalle fasce sulla fronte alle bandiere fino ai nomi delle brigate”.
Le rinnovo i complimenti per la fervida fantasia e soprattutto per la serietà e l’onestà professionale mostrate.
Distinti saluti
Marco Morelli
