India, indù condannati per stupro e omicidio di una bambina musulmana
India – Una corte indiana ha condannato sei uomini indù per aver partecipato lo scorso anno allo stupro di gruppo e all’omicidio di una bambina musulmana di otto anni nel Jammu e Kashmir. Il Jammu e Kashmir è il più settentrionale degli Stati in India e si compone di tre regioni: Jammu, Valle del Kashmir e Ladakh, ulteriormente suddivise in 22 distretti.
Asifa Bano, della comunità musulmana nomade, è stata drogata, tenuta prigioniera in un tempio e aggredita sessualmente per una settimana prima di essere strangolata e picchiata a morte con una pietra nel gennaio 2018. Il brutale crimine ha scatenato indignazione in tutta l’India e ha spinto il governo del primo ministro Narendra Modi ad approvare la pena di morte per i condannati per stupro sui minori.
Secondo le accuse, il rapimento, lo stupro e l’uccisione della bambina musulmana facevano parte di un piano per colpire con il terrore la sua comunità nomade e allontanare la minoranza dalla zona. Tra gli accusati vi sono un sacerdote indù e agenti di polizia.
“Questa è una vittoria della verità”, ha dichiarato l’avvocato dell’accusa M Farooqi fuori dal tribunale. “La ragazza e la sua famiglia hanno ottenuto giustizia. Siamo soddisfatti del giudizio”. I sei indù dovranno affrontare la pena di morte dopo un periodo di reclusione.
“Faremo appello contro le condanne in un tribunale superiore”, ha dichiarato l’avvocato difensore HS Pathania. Un settimo uomo è stato assolto mentre un ottavo, che si dice fosse minorenne, affronterà un processo separato.
Il Paese è stato a lungo tormentato dalla violenza contro donne e bambini.
di Redazione