India, monta la rabbia per ennesimo crimine contro comunità islamica
Iqna – Il ritrovamento dei corpi carbonizzati di due musulmani nello stato di Haryana (India) sta provocando un’ondata di rabbia e indignazione nell’opinione pubblica per l’indifferenza del governo indiano verso gli attacchi compiuti contro la minoranza islamica.
Secondo quanto riportato da Al-Jazeera, sabato 18 febbraio la polizia indiana ha dichiarato di aver arrestato una persona per aver ucciso due giovani musulmani con il pretesto di commercio di carne bovina.
I corpi delle due vittime sono stati scoperti giovedì mattina in un’auto carbonizzata nello stato di Haryana, nel nord dell’India, un giorno dopo la loro scomparsa.
Il primo ministro del Rajasthan, Ashok Gehlot, ha condannato il crimine sulla sua pagina Twitter, assicurando che saranno intraprese serie azioni contro i responsabili.
Un comunicato della polizia annuncia che la persona arrestata faceva parte di un cosiddetto “gruppo di protezione dei bovini”. La religione induista considera i bovini animali sacri, di conseguenza alcuni gruppi estremisti indù attaccano chiunque sia attivo nella macellazione e commercio di carne bovina.
Il numero di violenze ed attacchi contro la comunità islamica indiana ha subito un forte incremento negli ultimi anni, ovvero dall’insediamento nel 2014 del governo ultranazionalista del primo ministro Narendra Modi.
I musulmani del Rajasthan criticano il governo Modi accusandolo di chiudere un occhio sugli attacchi anti-islamici, favorendo e istigando gli estremisti indù a perpetrare i loro crimini contro i musulmani. Lo stesso governo ha promosso in più occasioni negli ultimi anni iniziative discriminatorie nei confronti della comunità islamica.
di Redazione