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Siria: Deir El-Zor città martoriata e dimenticata

di Carla Cacciavillani

La città di Deir El-Zor è situata nell’est della Siria, bagnata dal fiume Eufrate e dista circa cinquecento chilometri dalla capitale Damasco. Pochi conoscono questa città, ma viene considerata un importante punto strategico, perché insieme ad Al-Raqqa sono le città più vicine al confine iracheno e quindi creano un buon collegamento con l’altra capitale controllata dai terroristi in Iraq, Mosul, importanti anche per quanto riguarda la produzione del petrolio, principale fonte di finanziamento dello “Stato islamico”.

Inizialmente la città era controllata dai “ribelli” di Al-Nusra, dopo il 2013 la città e l’intera provincia è quasi totalmente sotto il dominio dell’Isil. Attualmente i terroristi di Al-Baghdadi controllano circa il 60% della città, il restante 40% dall’esercito Siriano di Bashar Al-Assad.
La città dall’inizio del conflitto ha subito numerose perdite, infatti risulta una delle città più martoriate della Siria, dove il 17 gennaio scorso i terroristi hanno ucciso centinaia di civili.

I terroristi, per vendicarsi degli attacchi aeri subiti nella loro roccaforte Al-Raqqa e per l’uccisione di più di 16 terroristi, hanno ucciso nel nord della città a Al-Baghaliyed più di trecento persone, tra uomini, donne, bambini e più di 75 soldati decapitati e 400 civili invece risultano rapiti.

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