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India, aumenta la violenza contro musulmani

Da quando è salito al potere nel 2014, il primo ministro indiano Narendra Modi ha alimentato le tensioni tra le comunità in tutta l’India. Gli ultimi attacchi confermano l’aumento delle violenze contro la minoranza musulmana indiana perpetrate da nazionalisti indù sostenuti e coperti dal regime di Modi.

Il regime indiano ha intensificato i suoi attacchi contro i musulmani in tutta l’India, soprattutto nello stato densamente popolato dell’Uttar Pradesh. Un gran numero di madrase e moschee sono state demolite con il pretesto di invasione illegale, comprese diverse al confine tra India e Nepal, dichiarato una cosiddetta “zona di sicurezza”. Dal recente attacco in Kashmir, almeno tre musulmani sono stati assassinati in pieno giorno.

di Redazione

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