Il Kuwait userà l’esercito per reprimere le manifestazioni contro il regime
Il ministero degli interni userà tutti i mezzi necessari per prevenire ogni tipo di manifestazioni contro il regime. L’esercito e la guardia nazionale saranno chiamati ad intervenire in caso di necessità, per affrontare qualsiasi violazione di ordine pubblico. Il 31 ottobre le forze di sicurezza del Kuwait si sono scontrate con migliaia di manifestanti che chiedevano la liberazione dell’ex parlamentare e leader dell’opposizione Musallam al-Barrak, che è accusato di insultare l’emiro del Kuwait Sheikh Sabah al-Ahmad Al Sabah.
Più di trenta manifestanti sono stati feriti mentre la polizia ha caricato la manifestazione dell’opposizione. Dopo gli scontri, che hanno avuto luogo di fronte ad una prigione a Kuwait City, l’opposizione ha convocato una riunione d’emergenza ed ha condannato il governo del Kuwait, per aver soppresso barbaramente le proteste pacifiche. Il 21 ottobre almeno cento manifestanti sono stati feriti in una grande manifestazione organizzata dall’opposizione per protestare contro la legge elettorale, considerata dall’opposizione un colpo di stato costituzionale da parte del governo.
Il Kuwait è stato il primo stato arabo nel Golfo Persico ad istituire un parlamento eletto nel 1962. Tuttavia, la famiglia Al Sabah ha mantenuto il controllo della maggior parte dei posti chiave, compresa la premiership e i Ministeri della difesa, degli interni e degli esteri.