Comunicato n. 1 – Aprile 2015
L’Associazione il Faro sul Mondo prende posizione sull’ennesima tragedia avvenuta nel Mediterraneo la notte di sabato, diversa dalle tante, troppe, altre solo per il numero spaventoso delle vittime.
Dinanzi a quelle centinaia di disperati inghiottiti dal mare, politica e istituzioni hanno dato il consueto spettacolo miserabile, fatto di polemiche da sciacalli e ipocrite meschinerie inconcludenti.
È vergognoso che questa interminabile catena di massacri, duri da anni senza che mai si sia fatto nulla di serio per porvi rimedio.
È vergognoso che le istituzioni europee, tanto pronte a vigilare sugli interessi economici dei più forti, siano state sorde, cieche, mute e immobili dinanzi al mostruoso susseguirsi delle morti.
È vergognoso che la politica e le istituzioni italiane, abbiano lasciato colpevolmente degenerare un’emergenza sotto gli occhi di tutti, fino a farla divenire incontrollabile.
Gli interventi messi in campo sin’ora, infatti, non hanno mai mirato alla sua soluzione ma alla costruzione del business colossale dei centri di accoglienza, su cui sono in tantissimi che speculano alle spalle di legioni di disperati.
Ammesso che lo si voglia realmente, gli strumenti per fronteggiare il problema esistono: devono essere colpiti i capi e le bande criminali, le loro basi e i barconi prima della partenza; devono essere bloccati i flussi finanziari e le transazioni dell’enorme massa di denaro proveniente dai traffici: intelligence e mezzi sono disponibili e più che sufficienti e costerebbero infinitamente meno dell’approccio seguito sin’ora, che in sostanza ha incentivato la tratta di esseri umani.
Sarebbe singolare che, con tutto l’armamentario, i controlli e la sorveglianza messi in campo contro il cosiddetto “terrorismo internazionale”, non si riuscissero a colpire i mercanti di morte, responsabili d’un miserabile traffico condotto alla luce del sole.
Ma forse è proprio la volontà che manca, per stroncare una piaga che nulla ha a che vedere con la doverosa accoglienza di chi è perseguitato, ma serve solo a inconfessabili interessi.
