Idlib, esercito siriano cattura città strategica
L’esercito siriano ha catturato la città strategicamente di al-Hobeit nella provincia di Idlib, l’ultima grande enclave dei terroristi. I media siriani hanno descritto la città come la porta di accesso alla provincia meridionale di Idlib, alla principale autostrada Damasco-Aleppo e alla città di Khan Sheikhoun.
La cattura di al-Hobeit rappresenta l’avanzamento più significativo che l’esercito siriano abbia fatto nella provincia dall’inizio della sua offensiva tre mesi fa. I “ribelli” non hanno ancora commentato gli scontri intorno ad al-Hobeit, ma questa settimana hanno riconosciuto di aver perso terreno. L’esercito di Damasco ha intensificato la sua offensiva dopo un breve cessate il fuoco nella regione di Idlib.
I combattimenti di sabato hanno causato la morte di oltre cento terroristi, mentre l’esercito e i suoi alleati hanno effettuato decine di attacchi aerei e di artiglieria contro le basi dei “ribelli” nel nord-ovest della Siria. Idlib è stata un rifugio per decine di migliaia di militanti e civili che hanno abbandonato le loro case in altre zone della Siria occidentale, liberate dal governo e dai suoi alleati.
Rifugiati siriani deportati a Idlib
Il regime turco ha lanciato un nuovo giro di vite contro i rifugiati siriani presenti nel Paese, costringendoli a firmare moduli di “ritorno volontario” e deportandoli in Siria. Human Rights Watch (Hrw) ha pubblicato un rapporto in cui sono dettagliati numerosi resoconti di abusi verbali e fisici di rifugiati registrati e non registrati prima di essere trasportati con forza nella provincia siriana di Idlib occupata dai terroristi.
Il governo turco ha svolto un ruolo di primo piano nel sostenere vari gruppi terroristici che hanno tentato di rovesciare il presidente siriano Bashar al-Assad, trasformando il Paese in un enorme campo di battaglia. Il sanguinoso conflitto derivante dalla campagna di terrore sostenuta dall’Occidente e dai suoi alleati regionali, ha finora causato oltre 400mila morti secondo le stime delle Nazioni Unite.
di Giovanni Sorbello