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Hiv: testate nuove cure per i bambini infetti

di Zenab Muhammad

È il virus dell’immunodeficienza umana che dà origini ad un insieme di infezioni croniche scarsamente sensibili alla risposta immunitaria generandosi lentamente ma progressivamente, in quanto se non vengono trattate si possono avere esiti fatali. Nel giugno del 1981 nei centri statunitensi per il controllo e prevenzione delle infezioni, i medici incominciarono a diagnosticare la malattia nei bambini. Inizialmente vennero trattati con il primo farmaco antiretrovirale, zidovudina, progettato per trattare l’Hiv. Ma dai primi anni della conoscenza dell’infezione, circa il 45% dei bambini sieropositivi muore prima del decimo anno di età.

“Eravamo concentrati sulla riduzione del dolore e conforto, senza pensieri sul futuro del bambino”, dichiara George Siberry, un esperto di adolescenti Hiv presso il National Institutes of Health.

Nonostante siano passati 28 anni di ricerche, oggi non esiste ancora un vaccino che offre una protezione efficace contro questa malattia che ha causato milioni morti. Oggi, i bambini nati da madri con infezione da Hiv ricevono farmaci anti-Hiv entro poche ore dalla nascita e non sono allattati al seno in modo da evitare il passaggio del virus da madre a figlio. Come risultato, meno di due bambini su cento nati da madri sieropositive negli Stati Uniti e in Europa si infettano con il virus.

Dei ricercatori canadesi hanno rivelato che cinque bambini sono stati sottoposti sotto un regime farmacologico che forse sarà la cura per l’infezione da Hiv nei bambini, anche se per ora non mostrano segni di tale epidemia. Medici statunitensi, invece, ritengono di aver guarito un bambino cominciando un trattamento farmacologico aggressivo nei primi due giorni dalla nascita.

Il vaccino terapeutico non difende dall’infezione, ma permette di addestrare il sistema immunitario con istruzioni in grado di ridurre la carica virale e quindi la possibilità che il virus si diffonda infettando nuove cellule, con lo scopo di ridurre nei primi anni di vita lo stato infiammatorio cronico dovuto all’infezione.

A Roma, da parte della equipe del professore immunoinfettivologo Paolo di Palma, è stata avviata la sperimentazione di un vaccino terapeutico su dieci bambini affetti da Hiv dalla nascita per trasmissione uterina, con la conclusione di risultati positivi. Il loro sistema immunitario ha incominciato a rispondere. È da sottolineare che la sperimentazione è stata portata avanti senza il contributo delle case farmaceutiche.

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