Il vice segretario generale di Hezbollah, sceicco Naim Qassem, ha affermato che un potenziale ritorno degli Stati Uniti all‘accordo nucleare del 2015 tra Iran e potenze mondiali costituirebbe una “grande vittoria” per la Repubblica Islamica.
Nel caso in cui tale prospettiva si materializzasse, “significa che l’Iran ha ottenuto una grande vittoria. Qualsiasi vittoria per l’Iran è una vittoria per l’intero Asse della Resistenza)”, ha dichiarato lo sceicco Naim Qassem alla rete televisiva libanese Al-Manar.
L’accordo, ufficialmente noto come Piano d’azione globale congiunto, è stato raggiunto a Vienna nel luglio del 2015. Ha revocato le sanzioni relative al nucleare contro l’Iran, che, a sua volta, ha apportato alcune modifiche volontarie al proprio programma pacifico di energia nucleare. Nonostante ciò, gli Stati Uniti hanno lasciato il Jcpoa nel 2018 e hanno reimpostato le sanzioni alleggerite dall’accordo.
La scorsa settimana, i restanti firmatari dell’accordo hanno avviato nuovi colloqui nella capitale austriaca per esaminare il potenziale di nuove sanzioni.
La Repubblica Islamica afferma di rifiutare qualsiasi colloquio con gli Stati Uniti fintanto che mantiene i divieti in vigore. Le parti dei colloqui hanno deciso di riprendere da dove erano partite la scorsa settimana.
Il vice segretario di Hezbollah ha aggiunto che ci vorranno circa due mesi per ripristinare l’accordo nucleare.
Hezbollah: Asse della Resistenza spina negli occhi del regime sionista
La Repubblica Islamica dell’Iran, che è una spina negli occhi del regime sionista, continuerà a svolgere il suo ruolo con vigore e potenza, ha sottolineato il generale Hejazi.
Il comandante ha inoltre sottolineato i futili tentativi di sopravvivenza degli Stati Uniti in Iraq, i piani del presidente degli Stati Uniti per ridurre il numero delle forze americane in Medio Oriente e la rimozione dei sistemi antimissilistici Patriot dall’Arabia Saudita. “Questo è l’inizio della cacciata degli Stati Uniti dalla regione”, ha dichiarato il generale iraniano.
di Redazione
