Hezbollah non cerca incarichi di governo, piuttosto di servire il popolo

Il vice segretario generale di Hezbollah, Sua Eminenza lo sceicco Naim Qassem, ha sottolineato durante la cerimonia tenutasi per l’avvio della campagna elettorale del movimento nel Monte Libano e nel nord, che Hezbollah non cerca incarichi all’interno dello Stato, ma cerca di servire il popolo.
“L’abbiamo sperimentato con parlamentari e ministri di Hezbollah che sono le persone più pulite che hanno lavorato all’interno dello Stato e servito il popolo”, ha dichiarato lo sceicco Qassem.
Sua Eminenza ha inoltre ritenuto che le armi della Resistenza siano rivolte al nemico israeliano e non all’interno del Paese. “La nostra visione non è che lo scopo giustifica il mezzo, e se lo scopo è nobile, allora così deve essere il mezzo”, ha aggiunto lo sceicco.
“Abbiamo lavorato e cercato a lungo di prevenire la discordia. Tuttavia, alcuni approfittano di questa discordia per servire i loro scopi. Hezbollah è entusiasta della convivenza islamo-cristiana nel corso dell’unità nazionale”, ha sottolineato il vice segretario.
Hezbollah e alleati
Per quanto riguarda l’alleanza di Hezbollah con il Movimento Patriottico Libero, lo sceicco Qassem ha affermato: “Non sappiamo perché alcuni siano infastiditi da questa alleanza e dalla costante comprensione tra le due parti”, osservando anche che “l’alleanza di Hezbollah e del Movimento Amal è stabile e irremovibile”.
Nel corso delle sue osservazioni, lo sceicco Qassem ha commentato la posizione del presidente Michel Aoun in Vaticano, dicendo che è in armonia con la sua onestà. “È una posizione reale e vera e sosteniamo la posizione del Vaticano che chiede di preservare la convivenza e sollecita il Libano a essere una nazione per tutto il suo popolo cristiano e musulmano”.
Il vice segretario generale di Hezbollah ha concluso che “tutti gli indicatori affermano che le elezioni si terranno in tempo, e una volta che il popolo avrà eletto il proprio candidato, è una loro scelta e non quella di chi non vuole convivere con noi. I candidati di Hezbollah provengono dal popolo e vivono con esso”.
di Redazione