di Giovanni SorbelloMercoledì scorso la Camera dei Rappresentanti ha approvato una risoluzione che invita gli Stati membri dell’Unione europea, ad imporre sanzioni contro Hezbollah. Sulla base della risoluzione, che è stata co-sponsorizzata da 85 rappresentanti della Camera, verrebbe impedito a Hezbollah di effettuare nei territori appartenenti all’Unione europea, attività per la raccolta fondi, reclutamento e la formazione.
Il 24 luglio 2012 l’Unione europea ha respinto categoricamente una richiesta israeliana di inserire Hezbollah nella lista nera come gruppo terroristico.
L’Unione europea considera Hezbollah un partito politico di governo attivo in Libano, data la totale mancanza di prove che possano giustificare una tale decisione.
I Paesi europei sostengono che le loro relazioni con il Libano, dove Hezbollah fornisce ampi servizi sociali e il suo braccio politico è all’interno del governo, sarebbero danneggiati da tale decisione. Tra i 27 stati membri dell’Unione, soltanto il Regno Unito e i Paesi Bassi sono a favore della designazione.
Il 27 ottobre 2012 John O. Brennan, il consigliere antiterrorismo del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha criticato l’Unione europea per la sua incapacità di unirsi a Washington nella designazione di Hezbollah come organizzazione terroristica.
Se bisogna essere terroristi per difendere il proprio popolo, la propria terra e la propria libertà, vorremmo capire chi sono e come si definiscono, coloro che aggrediscono e massacrano altri popoli, negano loro il diritto d’esistere e occupano militarmente le loro terre.
