Hezbollah mette in guardia i burattini filo-americani

Il Segretario Generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, ha commemorato il primo anniversario del martirio del leader dei media Mohammad Afif, sottolineandone il ruolo di primo piano nel mondo dei media. Ha descritto Afif come una figura brillante che univa potenti capacità di scrittura e oratoria a una profonda cultura e consapevolezza.
Lo sceicco Qassem ha sottolineato il ruolo cruciale di Afif nella guida del dipartimento relazioni con i media per oltre un decennio sotto la supervisione del defunto Sayyed Nasrallah. La presenza di Afif in questo incarico ha conferito al lavoro con i media un carattere unico, grazie alla sua capacità di tenere il passo con gli sviluppi del settore e di costruire relazioni con diverse testate.
Il Segretario generale ha elogiato la capacità di Afif di lasciare un segno speciale nel lavoro mediatico di Hezbollah, in particolare dopo il martirio di Sayyed Nasrallah, quando ha proposto di tenere conferenze stampa consecutive per chiarire questioni importanti. Lo sceicco Qassem ha sottolineato la cultura distintiva di Afif, soprattutto nei media, e il suo impegno per l’ideologia della Resistenza.
Lo sceicco Qassem ha inoltre elogiato la posizione coraggiosa di onesti professionisti dei media che sono stati uccisi in Libano mentre lavoravano per rivelare la verità sui crimini israeliani. Qassem ha inoltre sottolineato che l’unità del Libano è la via per scoraggiare l’aggressione israeliana e ripristinare i diritti, chiedendo il ritiro del nemico israeliano dai territori libanesi, la cessazione dell’aggressione e il rilascio dei prigionieri.
Lo sceicco ha condannato le azioni israeliane, descrivendole come una minaccia per il Libano e le sue componenti, e ha messo in guardia dai pericoli posti da alcune fazioni e partiti libanesi che lavorano al servizio del progetto israeliano.
Hezbollah: il problema è l’aggressione, non la Resistenza
Il Segretario generale ha evidenziato che il governo libanese ha la responsabilità di mettere in atto programmi chiari per contrastare le ripetute aggressioni israeliane. Il problema è l’aggressione, non la Resistenza, e che il popolo libanese non si arrenderà alle richieste israeliane. Lo sceicco Qassem ha inoltre sottolineato l’importanza di sostenere la Resistenza e di respingere qualsiasi tentativo di indebolirne il ruolo nella difesa del Libano.
Il Segretario Generale di Hezbollah ha inviato un messaggio diretto al governo libanese, affermando che Hezbollah fa parte di questo governo e aspira al suo successo nella costruzione e nella liberazione del Libano. Ha sottolineato che le concessioni fatte dal governo di fronte all’aggressione non hanno prodotto risultati tangibili.
Lo sceicco Qassem ha sottolineato che l’approccio del governo, basato su concessioni nella speranza di porre fine all’aggressione, è fallito e che le ripetute concessioni non hanno ricevuto alcuna risposta dalla controparte. Ha aggiunto che l’attuazione degli accordi da parte del Libano è stata disciplinata per oltre un anno, mentre il nemico israeliano non ha adempiuto a nessuno dei suoi obblighi.
Lo sceicco Qassem ha messo in guardia i burattini filo-americani in Libano, ricordando loro che i collaborazionisti della milizia Lahd sono stati abbandonati da israeliani e americani.
L’attacco al presidente Berri e mira a destabilizzare il Libano
Nel contesto interno, il Segretario generale di Hezbollah ha affermato che l’attacco al Presidente del Parlamento, Nabih Berri, è un attacco peccaminoso che non ha altra giustificazione se non quella di tentare di facilitare il controllo del Paese attraverso la tutela straniera. Ha sottolineato che il presidente Berri rappresenta un pilastro fondamentale per il raggiungimento della stabilità in Libano, la prevenzione dei conflitti e il contributo alla costruzione di uno Stato indipendente e liberato.
Lo sceicco Qassem ha evidenziato l’esistenza di una legge elettorale che deve essere rispettata, criticando le richieste di includere i voti degli espatriati all’interno del Libano. Ha spiegato che un tale approccio consentirebbe ad alcuni libanesi di votare all’estero in circostanze che impediscono ad altri di esercitare il loro diritto di voto liberamente e pienamente all’interno del loro Paese. I voti degli espatriati potrebbero essere utilizzati per scopi interni senza garantire un clima equo che consenta a tutti di partecipare. Ha sottolineato che è impossibile avviare un’azione politica efficace o consentire alle persone di recarsi ai seggi elettorali se i loro interessi sono a rischio o minacciati.
Lo sceicco Qassem ha aggiunto che, alla luce di questa realtà, giustizia e uguaglianza sono assenti dal processo elettorale, e c’è chi si rifiuta di ottenere giustizia solo per ottenere ulteriori benefici in base alle proprie percezioni. Ha sottolineato la necessità di continuare ad applicare la legge elettorale senza interruzioni o manipolazioni, al fine di preservare l’integrità e la stabilità della vita politica libanese.
Il Libano non sarà sconfitto
In conclusione, lo sceicco Naim Qassem ha dichiarato che i proprietari della terra, che portano la bandiera dell’onore, della dignità e della Resistenza, sono i veri vincitori e rimarranno nonostante le pressioni e le sfide. I figli della terra si sacrificano a caro prezzo, ma alla fine raccolgono i frutti della libertà e dell’indipendenza dal sangue dei loro figli, dalla loro pazienza e dalla loro fermezza.
Lo sceicco Qassem ha sottolineato che la Resistenza e i suoi alleati, sostenuti dall’esercito e da tutti coloro che credono nella liberazione e nell’indipendenza del Libano, sono in grado di ottenere la vittoria e non saranno sconfitti nonostante la forza delle pressioni e delle sfide.
di Redazione



