Hezbollah: Israele rimarrà il nemico del Libano
Beirut – Il vice segretario generale di Hezbollah, Sheikh Naim Qassem, ha condannato coloro che giustificano la collaborazione con il nemico israeliano, sottolineando che tali tentativi non assolvono gli agenti israeliani in Libano. Ieri, durante una cerimonia commemorativa nel distretto meridionale di Beirut (Dahiyeh), Sheikh Qassem ha sottolineato che l’occupante sionista era e rimarrà nemico del Libano, aggiungendo: “Tutti coloro che giustificano la collaborazione con questo nemico possono essere considerati come collaboratori israeliani”.
“Coloro che sbandierano attestati di patriottismo al popolo libanese, dovrebbero prenderli da coloro che si sono sacrificati per il Paese e la nazione”, ha dichiarato Sheikh Qassem riferendosi a varie fazioni della Resistenza in Libano.
Le osservazioni di Sheikh Qassem arrivano due giorni dopo che il tribunale superiore del Libano venerdì scorso ha condannato a morte Habib Shartouni per l’assassinio di Bashir Gemayel del 1982, ucciso meno di un mese dopo che era stato eletto presidente e dopo aver accettato di discutere i rapporti diplomatici con il nemico israeliano. Gemayel era noto per i suoi legami con l’occupazione israeliana. Prima dell’assassinio, ha tenuto diversi incontri con molti funzionari e generali israeliani, tra cui il primo ministro sionista Ariel Sharon.
La sentenza di venerdì è stata condannata da molti partiti nazionali del Libano che considerano Shartouni un eroe e Gemayel un vile traditore che ha tentato di vendere il suo Paese. Tuttavia, alcune fazioni, tra cui il partito della Falange e le Forze libanesi, note per aver commesso orrendi massacri contro i libanesi e i palestinesi durante i quindici anni di guerra civile (1975-1990), hanno accolto con favore la sentenza.
di Redazione