Medio Oriente

Iran, impatto delle sanzioni nella lotta contro coronavirus

Il coronavirus rappresenta un’enorme sfida globale ed alcuni Paesi stanno affrontando direttamente gli effetti di questa crisi. I governi di Cina, Italia e Iran stanno facendo del loro meglio per proteggere le popolazioni dei loro Paesi e stanno cercando di offrire un contributo all’eliminazione di questo virus con il supporto internazionale. Altri Paesi invece stanno cercando di infliggere danni alle popolazioni, con delle sinistre intenzioni ai danni della comunità internazionale.

Da un punto di vista morale, mentre intere popolazioni stanno lottando con una delle epidemie più gravi dell’ultimo millennio, non è corretto esacerbare le crisi e dare spazio ai disaccordi ed ambizioni politiche per danneggiare altri Paesi, limitando l’accesso alle strutture sanitarie e ai presidi medici. Affrontare queste azioni immorali lontane da qualsiasi regola di convivenza internazionale, richiede una reazione globale, con i media in prima linea come parte importante della democrazia nel mondo.

Aumento delle sanzioni

Dopo il ritiro Usa dall’accordo nucleare, censurato dalla comunità internazionale, le autorità americane non solo hanno aumentato le sanzioni contro l’Iran, ma hanno anche esercitato pressioni su altri Paesi, adottando una politica di massima pressione per distruggere la resistenza del popolo iraniano e ristabilire il dominio americano nel mondo, per arrivare ad una realtà globale unipolare. L’uso di nuove sanzioni per limitare la capacità iraniana di affrontare il coronavirus da un lato e false dichiarazioni dall’altro, evidenziano l’ipocrisia delle autorità americane.

Blocco forniture mediche per combattere il coronavirus

Sebbene la Repubblica Islamica dell’Iran sia stata in grado di prosperare negli ultimi decenni e raggiungere una relativa autosufficienza per soddisfare le esigenze della sua popolazione, sfortunatamente parte delle esigenze del Paese nel settore sanitario, che richiedono importazioni e interazioni con le principali aziende del settore, stanno affrontando gravi problemi. La forte pressione degli Stati Uniti su società straniere sta rendendo estremamente difficile per l’Iran accedere a forniture mediche e di medicina preventiva per combattere il coronavirus.

Secondo la Corte Internazionale di Giustizia, tutte le sanzioni che violano l’attività umanitaria devono essere sospese e il libero accesso degli Stati a quanto indispensabile per far fronte a crisi sanitarie e catastrofi naturali non è sanzionabile. Il mancato rispetto da parte degli Stati Uniti di questo ordine e l’assoluta disinvoltura nel descrivere le sanzioni come un colpo alla Repubblica Islamica dell’Iran per costringerla ad accettare la sconfitta contro gli Stati Uniti, dovrebbe essere condannato dall’opinione pubblica e dalle persone libere di tutto il mondo.

L’accesso alle medicine, alle attrezzature mediche e alle cure è un diritto umano fondamentale enfatizzato nella Carta delle Nazioni Unite. Purtroppo gli Stati Uniti, nonostante le false dichiarazioni mediatiche, non solo non hanno fornito l’opportunità di accesso a medicinali e attrezzature mediche, ma stanno esercitando forti pressioni contro i Paesi e le aziende che stanno cercando di alleviare le difficoltà del popolo iraniano attraverso azioni umanitarie ed aiuti finanziari, ledendo questo diritto fondamentale di un intero popolo. Questa azione criminale degli Stati Uniti sta di fatto impedendo agli aiuti umanitari di raggiungere l’Iran e Washington cerca anche di negare all’Iran qualsiasi accesso ai finanziamenti attraverso il divieto di esportazioni non petrolifere.

Coronavirus arma contro il popolo iraniano

Parte della classe dirigente americana ha persino considerato questa epidemia in linea con la politica di massima pressione, esprimendo soddisfazione per la sua diffusione in Iran e affermando che il coronavirus abbia agito più delle sanzioni nell’interesse degli Stati Uniti. Mentre migliaia di iraniani stanno combattendo per la propria vita di fronte al virus letale, Trump sta intensificando ferocemente nuove sanzioni disumane contro l’Iran. Alcune organizzazioni statunitensi, come United Against Nuclear Iran, hanno chiesto il totale boicottaggio farmacologico dell’Iran. Il Presidente della Fondazione per la Difesa delle Democrazie negli Usa, ha espresso gioia per il fatto che il coronavirus sia stato in grado di fare in Iran quello che le dure sanzioni americane non sono riuscite a compiere.

La Repubblica Islamica dell’Iran fa appello all’opinione pubblica mondiale e ai liberi pensatori che credono nei valori autentici dei principi umani affinché si oppongano in ogni modo possibile a queste azioni disumane degli Stati Uniti e per esercitare pressioni nei confronti di Washington per togliere le restrizioni nell’accesso a medicinali, risorse sanitarie e finanziarie necessarie per combattere il coronavirus. La storia insegna che la vittoria finale è di coloro che si battono contro il sopruso e l’oppressione.

Il bellissimo poema scritto all’entrata del Palazzo di Vetro dell’Onu è del grande poeta iraniano Saadi e ci ricorda: “Son membra d’un corpo solo i figli di Adamo, da un’unica essenza quel giorno creati. E se uno tra essi a sventura conduca il destino, per le altre membra non resterà riparo. A te, che per l’altrui sciagura non provi dolore, non può esser dato nome di Uomo”.

di Mohsen Pakparvar

Consigliere diplomatico pubblico (Stampa) Ambasciata di Iran – Roma

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