Hezbollah condanna la rimozione dell’Arabia Saudita dalla lista nera delle Nazioni Unite
di Giovanni Sorbello
“La vergognosa decisione delle Nazioni Unite di rimuovere la coalizione guidata dall’Arabia Saudita dalla lista nera delle violazioni dei diritti dei bambini, non può coprire le atrocità del regime saudita contro il popolo yemenita”, ha dichiarato il vice capo del consiglio esecutivo di Hezbollah, lo sceicco Nabil Qaouk, nel corso di un’intervista rilasciata al giornale libanese Al-Ahed.
La coalizione guidata dell’Arabia Saudita composta dal Bahrain, Qatar, Egitto, Giordania, Marocco, Senegal e Sudan è stata inserita sulla lista delle Nazioni Unite a causa della sua aggressione militare contro lo Yemen, dopo che il rapporto delle Nazioni Unite sui bambini e i conflitti armati ha confermato che lo scorso anno la coalizione era responsabile dell’uccisione o del ferimento do oltre duemila bambini yemeniti.
Ma l’8 giugno, l’Onu ha rimosso la coalizione dalla lista nera. Fonti delle Nazioni Unite hanno riferito che l’ufficio di Ban Ki-moon è stato bombardato dalle telefonate dei ministri degli Esteri arabi e dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (Oic), per criticare l’inserimento della cosiddetta coalizione nella lista nera.
Oltre alle minacce e alle pressioni, il regime saudita ha anche ricattato l’Onu di sospendere relazioni, progetti e finanziamenti verso l’Ente internazionale. Inoltre, i chierici di Riyadh erano pronti ad emettere una fatwa contro l’Onu, dichiarandola anti-musulmana, il che avrebbe significato la fine di ogni contatto con i membri dell’Oic.
Le conseguenze di questa vile aggressione contro il popolo yemenita sono devastanti: quasi diecimila i morti, migliaia di edifici civili distrutti o inagibili, tra questi scuole, ospedali e industrie. Un rapporto dettagliato delle Nazioni Unite ha denunciato che gli attacchi sauditi hanno provocato la morte di oltre 930 bambini e il ferimento di altri 1356, con una media di sei bambini feriti o uccisi ogni giorno. Molti ospedali sono chiusi a causa della impossibilità di procurarsi medicinali, rifornimenti vari e carburante per i generatori. I continui attacchi della coalizione guidata dall’Arabia Saudita stanno collassando il sistema sanitario yemenita.
Nonostante il cessate il fuoco raggiunto ad aprile, gli attacchi sauditi continuano indiscriminatamente. Inoltre, si segnalano numerose violazioni dei diritti umani da parte dei sauditi e delle bande affiliate, così come riportato da Amnesty International.