Hezbollah: crimine Ahvaz punisce Iran per aver rifiutato politica Usa
Hezbollah ha denunciato con fermezza l’attacco criminale che ha ucciso almeno 25 persone durante una parata militare nella città iraniana di Ahvaz, nel sud-ovest dell’Iran.
In una dichiarazione rilasciata sabato dall’ufficio Relazioni con i media, Hezbollah ha dichiarato che “l’attacco terroristico è stato perpetrato da mani sataniche e malvagie nel tentativo di destabilizzare l’Iran e punire la Repubblica islamica sul suo essere uno Stato completamente sovrano che rifiuta la subordinazione verso gli Stati Uniti”.
“Questo crimine è una risposta diretta alle vittorie raggiunte dall’eroico Asse della Resistenza in diversi fronti nella regione”, si legge nella dichiarazione. L’attacco “è un’estensione a un’altra forma di guerra condotta dagli Stati Uniti, alleati e burattini, in cima alla quale ci sono le ingiuste sanzioni e l’ingiusto assedio economico”.
Tuttavia, Hezbollah ha sottolineato che “tale crimine non influenzerà il potere della Repubblica islamica, né la sua presenza politica e militare” nella regione mediorientale. La Resistenza libanese ha anche espresso la fiducia che l’Iran non abbandonerà mai i diversi gruppi della Resistenza nella regione e proseguirà con il loro sostegno.
Infine, Hezbollah ha esteso le condoglianze al capo supremo della Rivoluzione islamica, l’imam Sayyed Ali Khamenei, al governo iraniano e al popolo di Ahvaz.
Fonte: Hezbollah Media Relations