Cultura

Hera esca dal progetto di centrale a carbone di Saline Joniche

di Redazione

Sabato 5 Aprile il Coordinamento Associazioni Area Grecanica prenderà parte all’incontro “Hera esca dal progetto di centrale a carbone di Saline Joniche”, voluto da diverse associazioni emiliane, che si terrà presso il Palazzo della Provincia di Bologna.

Si è ampiamente dimostrato lungo il corso di questi anni di lotta, che la “questione centrale a carbone” a Saline Joniche desta l’attenzione non solo dei locali (associazioni e singoli cittadini), ma varca i confini della Calabria. Insostituibile a questo proposito l’azione che gli svizzeri hanno svolto al nostro fianco: il 22 settembre dello scorso anno, nel Canton Grigioni, dove ha sede Repower (la società pubblica maggiore azionista del progetto), si è svolto un referendum che ha escluso la possibilità per le aziende locali di utilizzare la tecnologia del carbone. Repower ha conseguentemente dichiarato la volontà di uscire dal progetto entro il 2015.

Oggi al nostro fianco in questa battaglia troviamo: Comitati acqua bene comune Emilia-Romagna, Rete savonese Fermiamo il carbone, Comitato Sì alle energie rinnovabili, Re: Common, WWF e Legambiente Emilia. “Siamo uniti nel chiedere – oggi – che Hera esca dal progetto della centrale a Saline Joniche”.

Hera che si presenta come la prima multiutility italiana nel settore ambientale si ritrova però a partecipare con il 20% del capitale al consorzio SEI, costituito nel 2007 per il progetto di costruzione della centrale nel comune di Montebello Ionico. E, così, va sempre più confermandosi il “paradosso Saline”: Hera (come Repower) si spende, organizza e finanzia attività confluenti in energia rinnovabile Altrove, per poi investire ingenti capitali nel carbone in Calabria.

E’ bene ricordare che, così come la Regione Calabria, l’Emilia Romagna disapprova la tecnologia carbone: proprio una risoluzione del Consiglio Regionale testimonia il veto posto alla confinante centrale di Porto Tolle sul Delta Veneto. Per questo appare di dubbia coerenza il supporto a progetti similmente dannosi in altre regioni d’Italia della principale azienda a controllo pubblico della Regione: assurdo promuovere in altre regioni, seppur indirettamente, una politica energetica e impianti fortemente inquinanti che si combattono a casa propria.

Per far sì che questa incongruenza possa risolversi, associazioni e comitati hanno scritto a tutti i Sindaci azionisti del Gruppo Hera, chiedendo l’uscita dell’azienda partecipata dal progetto della centrale a carbone a Saline Joniche in Calabria ed il Coordinamento No Carbone dell’area grecanica sarà presente in quella sede a portare forte la propria testimonianza.

 Coordinamento Associazioni Area Grecanica

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