PalestinaPrimo Piano

Hebron, la guerra silenziosa contro i bambini palestinesi

Il “muro” di apartheid, le vessazioni, le umiliazioni e le continue privazioni, frutto della vergognosa occupazione illegale di Israele, cui sono costretti i palestinesi è ormai sotto gli occhi di tutti. Ma ancora pochi sono a conoscenza delle mille altre facce dell’occupazione e della guerra “silenziosa” condotta impunemente contro i bambini di Hebron.

Un muro recinto, uno dei tanti, divide in due una strada di Al-Khalil (Hebron) che ogni mattina tanti piccolissimi palestinesi percorrono per il loro breve ma impegnativo viaggio verso l’asilo. La scuola si trova in cima ad una collina e la strada per raggiungerla attraversa la cosiddetta zona H2, quella posta sotto il controllo dei militari israeliani. Non una strada come tante. Una strada divisa a metà: a destra perfettamente regolare, asfaltata e pulita; a sinistra un sentiero sconnesso, disseminato di macerie e rifiuti. I bambini sono costretti ad arrancare su e giù per quel sentiero sconnesso e pericoloso per raggiungere l’asilo. L’altra corsia, inutile dirlo, è riservata ai coloni.

Molti sono i volontari da tutto il mondo che ad Hebron supportano i bambini in diversi momenti della loro vita quotidiana. Alcuni di questi li accompagnano lungo quel sentiero sconnesso, per proteggerli dalle violenze dei coloni e permettergli di arrivare a scuola in sicurezza.

Ad Hebron la segregazione colpisce i palestinesi in molti ambiti della vita sociale: ospedali, scuole, case, parchi, strade. I numerosi posti di blocco vietano ogni forma di accesso o movimento ai veicoli palestinesi (inclusi mezzi pubblici e ambulanze) ed in alcune delle strade principali è proibito loro anche di camminare.

Ad Hebron i bambini vivono nel terrore

I bambini crescono nella interdizione continua, circondati da chi semina odio, oppressione ed umiliazione, costretti a vivere nella punizione collettiva imposta, nel disprezzo e nell’isolamento. Da piccolissimi conoscono già il rumore assordante delle granate e l’odore dei lacrimogeni usati indiscriminatamente ai posti di blocco israeliani.

Camminando per le sue stradine arroccate, puoi percepire l’essenza dell’occupazione nella sua forma più brutale. Ad Hebron i bambini palestinesi sono, al pari degli adulti, sottoposti a perquisizioni arbitrarie e violazioni di domicilio. Se arrestati vengono lasciati ammanettati anche 14 ore di fila, se camminano troppo vicini ai check point rischiano insulti, aggressioni e violenze di ogni tipo.

Qualcuno l’ha definita il luogo del Male. Lo è. Hebron è un contenitore di follia, una follia che non risparmia neppure le piccole anime.

di Redazione

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi