Hashd al-Shaabi (Forze di Mobilitazione Popolare irachene) hanno respinto le accuse di Washington sull’attacco alla base americana a Taji, nel nord di Baghdad. Hashd al-Shaabi ha definito le accuse degli Stati Uniti “provocatorie”. Mohammed al-Basari, un altro comandante di Hashd al-Shaabi, ha affermato che il movimento di Resistenza è un’entità ufficiale sotto la supervisione delle forze armate irachene e non è coinvolto in offensive contro le forze statunitensi. L’ufficiale iracheno ha dichiarato che la Resistenza non ha paura di rivendicare la responsabilità degli attacchi alle basi statunitensi, ma solo se coinvolte.
La coalizione guidata dagli Stati Uniti ha confermato che tre membri del suo personale – due americani e un britannico – sono stati uccisi e almeno 12 feriti in un attacco missilistico contro il campo militare di Taji in Iraq. Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità degli attacchi. La coalizione Usa ha dichiarato che la base di Taji, a nord di Baghdad, è stata presa di mira con circa 18 missili Katyusha.
L’attacco è sotto inchiesta da parte delle forze di sicurezza irachene. L’unità di sicurezza del Ministero degli Interni iracheno ha annunciato in una nota che l’attacco è avvenuto la sera quando almeno dieci missili sono caduti sul campo di Taji, situato a circa 30 chilometri a nord di Baghdad. La dichiarazione ha aggiunto che un camioncino Kia Bongo con un lanciarazzi è stato trovato a sud del distretto di Al-Rashidiya di Baghdad.
Attacco contro Hashd al-Shaabi
Poche ore dopo l’attacco missilistico contro le forze della coalizione a guida statunitense in Iraq, aerei da guerra americani hanno colpito un’area a sud-est della città siriana di al-Bukamal, vicino al confine iracheno, uccidendo almeno 18 membri delle Forze di mobilitazione popolare irachene. Diversi rapporti dei media locali hanno riferito che un’area nella provincia irachena di Anbar, al confine con la Siria, è stata anche attaccata da aerei da guerra non identificati.
di Redazione
