Hashd al-Shaabi formerà una propria forza aerea
Il movimento della Resistenza irachena Hashd al-Shaabi ha annunciato la formazione di una propria Forza aerea, dopo che le indagini del governo hanno rivelato che il regime israeliano è responsabile dei numerosi attacchi alle basi delle Forze di mobilitazione popolari.
Il secondo in comando delle Forze di mobilitazione popolari, Jamal Jafaar Mohammed Al Ebrahim – meglio conosciuto dal nome di guerra Abu Mahdi al-Mohandes, ha emesso giovedì un ordine amministrativo, dichiarando la decisione e nominando Salah Mahdi Hantous come capo della direzione.
La scorsa settimana, Ahmad al-Assadi, portavoce della Fatah Alliance, ha dichiarato ai giornalisti che il governo di Baghdad stava preparando una denuncia alle Nazioni Unite contro Israele per attacchi alle postazioni delle Unità di mobilitazione popolari – meglio conosciute con il nome arabo Hashd al-Shaabi.
Le indagini del governo iracheno hanno concluso che l’autore dietro alcuni degli attacchi è certamente Israele. Il governo sta preparando prove e documenti sufficienti per sporgere denuncia al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Non presenterà un reclamo contro un’entità sconosciuta.
Hashd al-Shaabi risponderà alle aggressioni
Il comandante di Hashd al-Shaabi, Hadi al-Jazayeri, ha dichiarato all’agenzia web al-Ma’aloumeh che i continui attacchi da parte dei droni alle postazioni militari delle Unità di mobilitazione popolari avrebbero ricevuto una dura risposta.
Al-Jazayeri ha sottolineato la sconfitta delle trame Usa-Israele contro la Resistenza in Iraq e nella regione. Tali sconfitte hanno provocato gli attacchi di droni israeliani sulle postazioni militari di Hashd al-Shaabi. Al-Jazayeri ha anche avvertito che qualsiasi volo in atto sul cielo iracheno e senza il permesso del governo è considerato un atto di aggressione.
Washington ha esercitato forti pressioni sul governo di Baghdad per porre fine alla collaborazione di Hashd al-Shaabi nella guerra contro l’Isil e per sciogliere l’esercito di miliziani sciiti che ha ricoperto un ruolo fondamentale nella guerra al terrorismo nel Paese del Golfo.
di Giovanni Sorbello