Hashd al-Shaabi invita Erdogan a fermare l’ingerenza in Iraq
Le Unità di Mobilitazione popolare irachene, meglio conosciute come Hashd al-Shaabi, hanno risposto al presidente turco Erdogan che ha definito il gruppo di volontari che combattono Daesh una “organizzazione terroristica” e parte della politica regionale dell’Iran. Lo scorso novembre, il parlamento iracheno ha approvato una legge, che dà status giuridico ai combattenti e li riconosce come parte delle forze armate nazionali.
La scorsa settimana, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto pesanti osservazioni sui combattenti iracheni durante un’intervista con il canale televisivo al-Jazeera, definendo il gruppo un’organizzazione terroristica sostenuta dall’Iran.
“Chi sono i Hashd al-Shaabi? Chi li sta sostenendo? Il parlamento iracheno supporta Hashd al-Shaabi, ma, onestamente, sono un’organizzazione terroristica”, ha dichiarato il “Sultano”. Queste accuse hanno spinto il portavoce di Hashd al-Shaabi, Ahmad al-Assadi di emettere un comunicato, in cui si afferma che Erodgan ha chiaramente preso di mira il Paese arabo e la sua leadership.
“Chi ha dato a Erdogan il diritto di intervenire negli affari interni dell’Iraq? L’Iraq è un Paese democratico con istituzioni elette dal suo popolo. Nessuno ha il diritto di intervenire negli affari interni dell’Iraq“, ha dichiarato il portavoce del movimento di Resistenza.
Per quanto riguarda l’Iran, Assadi ha detto: “Il governo iraniano sta aiutando l’Iraq nella lotta contro il terrorismo all’interno dei quadri giuridici”. La Repubblica Islamica ha fornito consulenza militare all’Iraq e alla Siria su richiesta dei loro governi. Diversi leader iracheni hanno dichiarato che se non fosse stato per l’assistenza dell’Iran, Daesh avrebbe invaso Baghdad.