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Hashd al-Shaabi attacca la più grande base Daesh a Diyala

Un alto comandante iracheno di Hashd al-Shaabi (Unità di mobilitazione popolare) ha riferito che le sue forze hanno attaccato la più grande base del gruppo terroristico Daesh nelle montagne di Hamrin, nella provincia orientale di Diyala.

Hashd-ShaabiIn una dichiarazione rilasciata sabato, il generale di brigata Ziad Khalifa al-Tamimi, il comandante della 24a brigata delle Unità di mobilitazione popolare ha annunciato che la più grande roccaforte dei terroristi Daesh a Diyala è stata colpita. Il generale iracheno ha aggiunto che le aree colpite da Hashd al-Shaabi includevano basi e mezzi dei terroristi di Daesh.

Domenica scorsa, il Comando delle operazioni congiunte iracheno ha annunciato che le sue forze hanno iniziato una massiccia operazione militare lungo il confine con la Siria per liberare l’area dai terroristi. Daesh hanno fatto rapidi progressi in gran parte dell’Iraq settentrionale e occidentale durante l’estate 2014, dopo aver catturato vaste aree della Siria settentrionale.

Tuttavia, una vasta campagna di attacchi da parte dell’esercito iracheno e delle forze volontarie di Hashd al-Shaabi, che avevano preso le armi dopo che il religioso ecclesiastico iracheno Ayatollah Ali al-Sistani emise una fatwa che chiedeva la lotta contro i terroristi, ha eliminato l’offensiva di Daesh e in seguito li ha costretti ritirarsi dai territori che avevano occupato.

Nel novembre 2017, l’autoproclamato califfato di Daesh è crollato dopo che le forze armate siriane e irachene sono riuscite a riconquistare le ultime roccaforti del gruppo terroristico nei due Paesi arabi.

Il ruolo determinante delle milizie Hashd al-Shaabi

Hashd al-Shaabi è un’organizzazione ombrello sponsorizzata dallo Stato iracheno costituita da circa 40 gruppi e composta principalmente da musulmani sciiti. Questa milizia può contare su oltre 100mila combattenti. Le Autorità irachene affermano che all’interno delle Unità di mobilitazione popolare ci sono tra 25mila e 30mila combattenti tribali sunniti nei suoi ranghi, oltre alle unità Izadi e cristiani curdi.

Le milizie sciite hanno svolto un ruolo importante nella liberazione delle aree occupate da Daesh a sud, a nord-est e nord della capitale irachena Baghdad. L’Iraq ha ripetutamente condannato le accuse di settarismo rivolte ad Hashd al-Shaabi. Lo scorso dicembre, Baghdad ha condannato Riyadh per ingerenza negli affari interni dell’Iraq, dopo che il ministro degli Esteri saudita Adel al-Jubeir, ha dichiarato che l’Iraq non può realizzare l’unità del Paese con la presenza delle Unità di mobilitazione popolare. L’Arabia Saudita ha più volte etichettato le Hashd al-Shaabicome movimento sciita ed ha chiesto lo smantellamento del gruppo.

di Giovanni Sorbello

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