Hamas: normalizzazione con Israele crimine imperdonabile
Il funzionario di alto livello del Movimento di Resistenza Islamica palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, ha definito qualsiasi forma di normalizzazione dei legami con il regime sionista un crimine che non può essere assolto.
Parlando attraverso un collegamento video in un forum arabo, Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico di Hamas, ha avvertito che gli sforzi di normalizzazione di alcuni Paesi arabi intensificheranno gli atti di aggressione del regime contro la nazione palestinese. Haniyeh ha aggiunto che il mondo arabo rimarrà il forte sostenitore dei palestinesi e della loro lotta contro il regime occupante, indipendentemente dalle offerte segrete per normalizzare le relazioni con il regime.
Hamas, leggi per criminalizzare normalizzazione con Israele
La figura di alto livello di Hamas ha quindi chiesto l’applicazione di leggi tese a criminalizzare qualsiasi forma di normalizzazione con il regime sionista e iniziative volte a sensibilizzare gli arabi e i musulmani sulla causa palestinese. “Siamo certi che la nostra causa sia giusta e la fine dell’occupazione è vicina”, ha sottolineato il leader palestinese.
Mercoledì scorso, le fazioni palestinesi hanno invitato le società arabe a combattere campagne volte a normalizzare i rapporti con il regime occupante. Il movimento palestinese del Jihad Islamico ha denunciato il tentativo come tradimento contro il popolo palestinese.
Il Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina si è impegnato giovedì scorso a cancellare immediatamente tutti gli accordi con il regime sionista qualora quest’ultimo procedesse all’attuazione del piano di annessione. Il Comitato ha confermato che se il regime annettesse parti della Cisgiordania, attuerebbe immediatamente la decisione del Consiglio nazionale e centrale di annullare tutti gli accordi con il regime occupante.
Ciò è avvenuto durante una riunione presieduta dall’Olp, dall’Autorità palestinese e dal presidente Mahmoud Abbas di Fatah, tenutasi a Ramallah. Durante l’incontro, Abbas ha sottolineato il suo messaggio “serio e inequivocabile” alla comunità internazionale.
Il comitato ha inoltre invitato i Paesi donatori a colmare il deficit di bilancio dell’Agenzia delle Nazioni Unite responsabile per i rifugiati palestinesi (Unrwa), in modo che sarà in grado di assumersi le proprie responsabilità nei confronti di tutti i rifugiati palestinesi in Medio Oriente.
Allo stesso tempo, l’Olp ha respinto le dichiarazioni dell’ambasciatore americano nei territori occupati, David Friedman, che sollecitano il nuovo gabinetto sionista ad accelerare l’annessione della Cisgiordania.
di Yahya Sorbello