Nel corso del rilascio dei prigionieri di domenica scorsa, ha colpito la forte presenza di combattenti di Hamas in mimetica e passamontagna nella Striscia di Gaza. È stata una mossa che ha sorpreso e umiliato la leadership israeliana. Mentre entrava in vigore il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, una marea di uomini armati di Hamas ha messo in mostra la forza militare della Resistenza.
I combattenti palestinesi hanno consegnato tre prigionieri israeliani alla Croce Rossa a Gaza City il primo giorno del cessate il fuoco. Sono stati liberati in cambio di 90 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. La ricomparsa pubblica dei combattenti della Resistenza ha scosso nel profondo i leader israeliani e i loro alleati occidentali. Israele ha accettato l’accordo di tregua dopo il fallimento dei suoi piani di guerra a Gaza.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva ripetutamente promesso di continuare la guerra fino alla distruzione di Hamas e alla restituzione di tutti i prigionieri. Nell’aprile 2024, Netanyahu disse al governo israeliano: “Siamo a un passo dalla vittoria su Hamas. Ma il prezzo che abbiamo pagato è doloroso e straziante. Non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il ritorno degli ostaggi. Semplicemente non accadrà”.
“Sono tornato ieri da una visita alla Divisione di Gaza. Ho visto risultati molto notevoli nei combattimenti condotti a Rafah. Stiamo avanzando verso la fine della fase di eliminazione dell’esercito terrorista di Hamas; continueremo a colpire i suoi resti”, ha affermato Netanyahu il 1° luglio dell’anno scorso.
Dopo 15 mesi di massacri e 50mila morti, Hamas ha il controllo di Gaza
Ma l’accordo di cessate il fuoco ha dimostrato che le ambizioni belliche di Netanyahu gli sono esplose in faccia. Israele non è riuscito a smantellare le capacità militari di Hamas e il movimento di Resistenza è pronto a mantenere il suo controllo su Gaza. Netanyahu e i leader occidentali che sognavano l’eliminazione di Hamas, ora sprofondano nell’imbarazzo.
Gli Stati Uniti e diversi Paesi europei hanno esteso un’assistenza militare sostanziale a Israele durante il conflitto a Gaza. Nonostante questo incrollabile sostegno militare, la determinazione del popolo palestinese nella sua lotta contro Israele è rimasta inflessibile.
di Redazione