Hamas: Israele spinge i palestinesi verso la terza Intifada
Il Premier del governo palestinese di Hamas a Gaza ha dichiarato in queste ore che il popolo palestinese si trova ormai a un passo dalla “terza intifada”, secondo quanto riporta RadioItalia Irib. Le sue parole sono una risposta ai continui tentativi da parte del governo israeliano di giudaizzazione della città di Gerusalemme, che stanno portando a una situazione di crescente tensione con la popolazione araba.
Lo scopo, perseguito da tutti i governi israeliani che si sono succeduti dal 1967 ad oggi, è quello di eliminare ogni traccia di presenza araba dalla città. Le abitazioni dei palestinesi vengono demolite e la popolazione sfollata. Si stima che dal 1967 ad oggi siano stati costruiti 17 insediamenti che occupano il 35% del territorio di Gerusalemme Est e circa 9 mila edifici palestinesi, tra strutture e case private, siano stati abbattuti, secondo fonti dell’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari.
Inoltre, la polizia israeliana sequestra quotidianamente i documenti ai residenti arabi e li costringe a rimanere lontani dalle proprie abitazioni. Gli stessi luoghi sacri degli arabi vengono profanati dai coloni protetti dalla polizia israeliana. Tutto ciò avviene in palese violazione delle leggi internazionali e, nel caso specifico, della Risoluzione Onu n. 242 del 1967 che recita: “L’occupazione israeliana della Palestina è illegale”; della Risoluzione 446 del 1979 la quale “stabilisce che gli insediamenti israeliani sono un grave ostacolo per la pace e chiede a Israele di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra”.
Ismail Haniyeh, in una conferenza stampa al Palazzo di Giustizia della Striscia di Gaza, ha ricordato: “Il popolo palestinese non resterà impassibile di fronte alla confisca delle proprie terre e alla cancellazione della propria identità, a causa della costruzione delle colonie illegali”. Haniyeh ha ribadito con forza che i palestinesi sono determinati a continuare il loro cammino nella speranza di realizzare l’indipendenza e la libertà per la propria terra.