Guerra in Yemen: si dimettono 60 ufficiali sauditi “pentiti”
Decine di ufficiali sauditi coinvolti nella guerra contro lo Yemen, si sono dimessi per paura di essere perseguiti a livello internazionale per reato di crimine di guerra.
Mujtahid, un informatore saudita ben collegato alla famiglia reale, ha scritto sulla sua pagina twitter che più di 60 agenti sauditi si sono dimessi dopo che le Nazioni Unite hanno rilasciato dichiarazioni sui crimini sauditi nello Yemen. “Alcuni di questi ufficiali e militari sauditi si sono dimessi per essersi sentiti colpevoli di ciò che sta accadendo in Yemen, mentre altri si sono dimessi per il timore di essere perseguiti per crimini di guerra”, ha aggiunto Mujtahid.
La maggior parte delle dimissioni non sono state accettate e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman sta avviando un giro di vite per punire coloro che si sono dimessi.
Marzo 2015, inizia l’aggressione contro lo Yemen
Dal marzo 2015, l’Arabia Saudita ha avviato una devastante aggressione militare contro lo Yemen per ripristinare il potere del presidente fantoccio, ma fedele alleato saudita, Mansour Hadi. L’aggressione guidata dai sauditi ha finora ucciso almeno 17.500 yemeniti, tra cui centinaia di donne e bambini. Nonostante le affermazioni di Riyadh che i bombardamenti sono indirizzati solo verso le postazioni dei combattenti Ansarullah, i bombardieri sauditi stanno radendo al suono le aree residenziali e le infrastrutture civili.
Secondo diversi rapporti, la campagna aerea a guida saudita contro lo Yemen ha spinto il Paese verso un disastro umanitario, poiché la campagna criminale dell’Arabia Saudita ha impedito ai pazienti di viaggiare all’estero per curarsi e bloccato l’ingresso di medicine nel Paese devastato dalla guerra. Lo Yemen è la più grande crisi umanitaria del mondo con oltre 22 milioni di persone bisognose, alimentata dai conflitti in corso, da un’economia in declino e da servizi sociali e mezzi di sussistenza ridotti.
Le Nazioni Unite hanno compilato un rapporto dettagliato delle vittime civili causate dall’esercito saudita e dai suoi alleati durante la loro guerra contro lo Yemen, dichiarando che la coalizione guidata da Riyadh ha usato nelle sue incursione aeree munizioni guidate contro obiettivi civili.
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di Giovanni Sorbello