Grecia: tensione e violenza aumentano in tutto il paese
Questa mattina colpi d’arma da fuoco sono stati sparati ad Atene contro la sede del partito di governo Nuova Democrazia, non si registrano feriti.
Nessun funzionario del partito era presente al momento dell’attacco, dei nove proiettili sparati uno ha colpito l’ufficio utilizzato dal primo ministro conservatore, Antonis Samaras. Un portavoce del governo ha dichiarato che i sospetti ricadono sui gruppi anarchici di sinistra. Durante l’attacco è stato utilizzato un fucile Kalashnikov.
Nei giorni scorsi diversi episodi di violenza sono avvenuti in varie città della Grecia. Tre sedi del partito Nuova Democrazia sono state attaccate, diversi ordigni sono stati collocati nelle case dei giornalisti.
L’ondata di attentati arriva dopo che la polizia ha recentemente fatto irruzione in uno squat di grandi dimensioni, arrestando molti anarchici e confiscando bombe molotov e altro materiale, lo riferisce la BBC.
Un gruppo che si fa chiamare “minoranza militante” ha rivendicato gli attacchi contro le case dei giornalisti, ritenuti dal gruppo “i rappresentanti ufficiali del sistema”.
Il clima di tensione aumenta in tutto il paese, oltre alle manifestazioni che spesso sfociano in violenti scontri con le forze di sicurezza, ora bisogna fare i conti anche con i primi attacchi armati. Da anni la Grecia vive in una situazione economica drammatica, vicina al collasso. Cosa ci si può aspettare da un popolo tradito, avvilito ed esasperato? I governanti dovrebbero imparare a valutare le cause, prima di condannare gli effetti.