Graduatorie a Esaurimento: scioperi dei maestri in Italia
Il 2018 si apre con una serie di scioperi dei maestri di scuola dell’infanzia e primaria tutta Italia a seguito della decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato sulle Graduatorie a Esaurimento (GaE), pubblicata lo scorso 21 dicembre.
Con tale decisione il Consiglio di Stato, dopo l’udienza tenutasi il 15 novembre 2017, ha stabilito che i docenti con diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 non hanno diritto all’inserimento nelle Graduatorie. Una sentenza che è stata accolta come un vero e proprio colpo di scure dai migliaia di docenti interessati dal provvedimento, tanto più che la decisione della Plenaria rappresenta una inversione di rotta su tutta la linea, dato che nelle precedenti sentenze il Consiglio di Stato si era pronunciato favorevolmente.
Secondo Marcello Pacifico, presidente di Anief Italia si tratta di una marcia indietro inaccettabile, in quanto non possono esistere abilitati di serie A e di serie B. La questione sarà rimessa alla Cedu e, secondo lo stesso presidente Anief, proprio dall’Europa arriverà la risposta definitiva, la soluzione in grado di mettere la parola fine ad un’annosa questione.
Ancor prima delle mobilitazioni dell’8 gennaio presso le scuole e i provveditorati, da Milano a Bari da Torino a Palermo, sono scoppiate le polemiche, in alcuni casi sfociati in vere e proprie risse verbali, tra gli aventi diritto e gli esclusi dalla sentenza. Diversi botta e risposta sul web, lettere aperte e drammatiche testimonianze che sono lo specchio della tensione sociale che anima gli operatori della scuola, sempre più esasperati da anni di precariato, incertezze e riforme al limite del ridicolo.
L’istruzione, esigenza primaria di una società civile, elemento fondante di ogni democrazia, vive da anni vicende che ne stanno minando le fondamenta e i principi. Le generazioni future vengono formate in ambienti che hanno oramai perso stabilità strutturale in ogni senso.
Il Miur, in persona del ministro Fedeli ha commentato la vicenda affermando che si tratta di inutili allarmismi, in quanto la sentenza della Plenaria non avrà alcun impatto immediato sulla posizione dei diplomati magistrali già di ruolo o di quelli iscritti alle Graduatorie Permanenti, prima che la legge 296/2006 le trasformasse ad Esaurimento. La parola passa all’Avvocatura dello Stato che dovrà dirimere le perplessità e gli allarmi generati dalla sentenza, ma il silenzio che si protrae fino a questo momento non apre molti spiragli di speranza.
Dura rimane la posizione dell’Anief, che tramite lo sciopero dell’8 gennaio intende aprire un canale di dialogo con il Governo, al fine di richiedere un intervento legislativo urgente sulla questione dell’aggiornamento delle Graduatorie e promuovere nuove azioni di protesta ed azioni legali al fine di tutelare la professionalità, la dignità e le speranze di chi per anni si è dedicato e battuto per una scuola che sia finalmente buona.
di Massimo Caruso