Gli Usa vogliono assassinare il generale Soleimani
Tra pesanti sconfitte militari e rapide ritirate, l’isterismo e la paura ormai dilagano tra i gruppi terroristici in Siria e soprattutto tra i Paesi che li sostengono e finanziano da anni. Non potendo fare altro che assistere al fallimento totale dei propri obiettivi, ai Paesi che hanno scatenato questo inferno in Siria non resta altro che provare a mettere a segno delle rappresaglie contro obiettivi e uomini simbolo della Resistenza.
Il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane maggiore generale Hassan Firouzabadi ha riferito che gli Stati Uniti stanno progettando di assassinare il comandante delle Forze Quds del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica (Irgc), maggiore generale Qassem Soleimani, meglio conosciuto come “Comandante ombra”.
L’intelligence iraniana ha ricevuto informazioni riservate secondo la quale un’unità militare al servizio della Cia, inclusi elementi dei Navy Seals, stava operando nella regione siriana di Idlib nel tentativo di colpire obiettivi russi ed iraniani, tra cui il Generale Soleimani.
“Gli americani sono disperati per non essere riusciti a colpire il Generale Soleimani”, ha dichiarato giorni fa Firouzabadi alla stampa iraniana. Tuttavia – continua Firouzabadi – sono in atto misure di massima sicurezza per proteggere il comandante iraniano da tali minacce.
Nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia in lingua araba al-Waqt, il Generale Soleimani alla domanda circa le voci di un suo infortunio o uccisione in Siria diffusa dai gruppi terroristici e dai media sionisti, ha risposto: “Questo è quello che ho cercato in tutte le pianure e le montagne”. I terroristi in Siria avevano affermato lo scorso novembre di aver ucciso il capo delle Forze Quds, nel corso di combattimenti ad est di Aleppo.
E’ stata l’agenzia israeliana Debka a pubblicare le dichiarazioni dei terroristi in cui sostenevano di aver colpito l’auto del generale con un missile Tow. Subito dopo, la notizia è stata seccamente smentita da una fonte vicina al Corpo delle Guardie della rivoluzione, che ha definito la notizia come “ridicola”, sottolineando che “il Generale Soleimani è vivo e al sicuro”. “Tali voci sono state diffuse dai terroristi a causa dei pesanti colpi ricevuti da parte delle forze siriane guidate dai consiglieri militari iraniani in diverse parti della Siria. Il Generale Soleimani ha avuto un ruolo determinante nelle pesanti sconfitte inflitte ai gruppi terroristici”, ha concluso Firouzabadi.