Per capire “la linea politica estera dell’Italia nell’era della globalizzazione selvaggia” presentiamo il libro del giornalista Fabrizio Di Ernesto, “Giri di valzer”, edito da Anteo Edizioni.
L’autore mette in risalto come la linea politica e quella finanziaria di oggi, sono legati a doppio filo a quell’Unione europea che tramite l’Euro, il Mes e il Fiscal compact ha sostanzialmente svuotato il nostro Parlamento di ogni sovranità politica e monetaria rendendoci succubi delle decisioni prese a Bruxelles da un ristretto gruppo di tecnici che operano in rappresentanza di determinate lobby.
Una nazione per rimanere al centro dell’attenzione mondiale, scrive Di Ernesto, deve essere inserita in una rete di organismi internazionali che hanno il compito di “normalizzare” il mondo ed evitare differenze politiche o culturali, insomma realizzare la globalizzazione.
Nel libro vengono ben analizzati questi organismi internazionali: l’Onu, la Nato, l’Unione Europea e il Fondo monetario internazionale. A loro volta questi organismi determinano la presenza in altri appositi organismi, come ad esempio, la Fao, l’Unicef o l’Ocse. E’ chiaro che tutte queste istituzioni consentono accordi politici, militari ed economico-finanziari.
La politica militare del Paese “è totalmente dipendente a quella imposta dagli Usa tramitela Nato e l’Onu, senza considerare poi l’Eurogendfor, la nuova polizia sovranazionale creata da alcuni Stati europei con poteri e competenze pressoché illimitate”.
Secondo l’autore l’unico campo dove la nostra politica può ancora dirsi libera è quello economico, ed infatti l’Italia continua a stingere accordi commerciali anche con quei Paesi come l’Iran ola Siria messi alla gogna da tutta la comunità internazionale, accordi però che vanno quasi sempre a vantaggio dei grandi gruppi industriali.
“Giri di valzer” è un libro che scorre veloce e che analizza in maniera chiara la “politica estera” italiana.
di Redazione
