Quattro palestinesi uccisi nel Giorno della Rabbia
Nel Giorno della Rabbia, almeno quattro persone sono state uccise negli attacchi dell’esercito israeliano contro i manifestanti palestinesi nella Striscia di Gaza.
Il ministero della Sanità palestinese ha riferito che tra venerdì pomeriggio, quando si sono verificati gravi scontri lungo le zone di confine con il regime israeliano, e sabato mattina, quando attacchi aerei israeliani hanno preso di mira presunte postazioni militari di Hamas, quattro palestinesi sono stati uccisi. Centinaia di palestinesi si sono portati nella “zona cuscinetto” vicino al confine con il regime israeliano nel Giorno della Rabbia, in seguito agli appelli di Hamas e delle altre fazioni della Resistenza palestinese per protestare contro l’annuncio del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di riconoscere Gerusalemme come la capitale del regime israeliano.
Nel distretto sud della Striscia di Gaza di Khan Younis, il trentenne Mahmoud al-Masri è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalle forze israeliane durante gli scontri lungo il confine. Il 54enne Maher Atallah è deceduto a causa delle ferite riportate venerdì sera, dopo essere stato colpito da forze israeliane durante le proteste nel nord di Gaza. Questa mattina all’alba, due combattenti palestinesi dell’ala militare di Hamas, le Brigate Izz al-Din al-Qassam, sono rimasti uccisi durante gli attacchi israeliani. I due martiri assassinati sono Abdullah al-Attal di 28 anni, del quartiere di Sheikh Radwan e Muhammad al-Safadi di 30 anni, del quartiere al-Daraj di Gaza City.
Secondo il ministero della Salute di Gaza, 25 persone sono attualmente ricoverate in ospedale a causa di ferite riportate durante l’ultima serie di attacchi aerei israeliani. Anche un bambino di sei mesi è stato gravemente ferito durante il bombardamento aereo.
di Redazione