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Gerusalemme. Al-Aqsa: le violenze dei coloni scortati dai militari israeliani

di Redazione

Mercoledì 15 ottobre la Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme Est è stata teatro di violenti scontri tra le forze di sicurezza israeliane e i fedeli palestinesi. Secondo quanto riporta Press Tv, i militari israeliani hanno tentato di impedire l’accesso ai fedeli palestinesi sparando proiettili di gomma e gas lacrimogeni, causando il ferimento di tre fedeli. Lo scontro è avvenuto dopo che i militari israeliani hanno impedito l’accesso al luogo santo ai palestinesi al di sotto dei 50 anni d’età.

Anche la Fondazione Al-Aqsa per le Dotazioni Religiose e il Patrimonio Islamico (Al-Aqsa Foundation for Endowment and heritage), ha confermato l’incidente, ribadendo che i militari israeliani hanno letteralmente aggredito i fedeli. Va sottolineato che se l’accesso al luogo sacro è negato ai palestinesi, ciò non vale per i coloni israeliani che spesso si recano nei pressi della Moschea con l’intento di profanare il luogo, ampiamente protetti dai militari israeliani. Questo tipo di “incidenti” si verificano quasi ogni giorno. Addirittura lunedì 13 ottobre i soldati israeliani hanno fatto irruzione nella moschea quando i fedeli erano già in preghiera, lanciando granate assordanti e gas lacrimogeni.

Anche questa mattina un gruppo di coloni ha preso d’assalto la Moschea di Al-Aqsa sotto la protezione dei militari israeliani.

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