Germania, crisi energetica costerà 1 trilione di dollari
Germania – Il governo tedesco dovrà stanziare oltre mille miliardi di dollari entro il 2030 per far fronte ai rischi e alle sfide che si sono presentati a causa della crisi energetica.
Gli enormi costi dovrebbero includere investimenti per la modernizzazione delle reti elettriche del Paese e un’eliminazione graduale pianificata delle sue centrali nucleari e a carbone. Secondo quanto riferito, Berlino dovrà affrontare una crescente domanda di veicoli elettrici e sistemi di riscaldamento. Inoltre, le autorità tedesche sono obbligate a rispettare gli impegni sul clima.
L’aumento della domanda di energia di circa il 30% rispetto al consumo attuale del Paese porterà a circa 250 gigawatt la nuova capacità che dovrebbe essere installata entro il 2030, secondo i dati forniti dal regolatore di rete del Paese e dal think tank Agora Energiewende.
Secondo gli analisti dell’agenzia di stampa, la prevista transizione richiederà inoltre l’installazione di pannelli solari che coprano l’equivalente di 43 campi da calcio e 1.600 pompe di calore al giorno. Inoltre, l’ambizioso piano della nazione prevede la costruzione di 27 nuovi parchi eolici onshore e quattro offshore a settimana.
Lo scorso mese, il think tank con sede a Bruxelles Bruegel ha riferito che le nazioni dell’Ue hanno speso quasi 800 miliardi di euro in misure di sostegno mentre la regione continua a vacillare a causa dell’aumento dei costi energetici.
Secondo l’analisi, sono stati stanziati 681 miliardi di euro per sovvenzionare famiglie e imprese per aiutarle a coprire i crescenti costi dell’elettricità. La Germania è in cima alla classifica delle spese di Bruegel, avendo accantonato quasi 270 miliardi di euro, mentre le successive tre maggiori, Regno Unito, Italia e Francia, hanno speso circa 150 miliardi di euro ciascuna.
di Redazione