Gaza, ospedali trasformati in “fosse comuni”
Il ministero della Salute di Gaza ha descritto la situazione nella Striscia di Gaza settentrionale come “letteralmente infernale”, poiché l’offensiva di terra e l’assedio da parte di Israele hanno trasformato gli ospedali in “fosse comuni”.
Queste dichiarazioni sono state rilasciate da Munir al-Barsh, direttore generale del Ministero della Salute di Gaza. Gli attacchi israeliani quotidiani e il divieto del regime di consegnare cibo al personale medico intrappolato negli ospedali del nord hanno creato una terribile crisi umanitaria. L’offensiva e la distruzione di ospedali, infrastrutture e qualsiasi segno di vita nel nord mirano a svuotare la regione dei suoi residenti.
Secondo al-Barsh, 5mila persone sono state uccise o sono scomparse, mentre altre 9.500 sono rimaste ferite dall’inizio dell’offensiva israeliana nel nord di Gaza all’inizio di ottobre 2024. Le forze del regime hanno anche rapito circa 2.300 persone, tra cui 65 membri del personale medico, durante l’aggressione. Al-Barsh ha criticato il silenzio vergognoso della comunità internazionale sulle atrocità di Israele.
Uno studio della rivista medica britannica Lancet stima che il numero effettivo di morti nella guerra sia molto più alto di quello ufficiale, il che suggerisce che le cifre del ministero hanno probabilmente sottostimato il numero dei morti del 41 percento nei primi nove mesi del conflitto.
di Redazione