Gaza, nessuna scusa per il silenzio del mondo

Lo chef e attivista umanitario José Andrés, fondatore di World Central Kitchen, ha condannato il silenzio globale che circonda la carestia in corso a Gaza, avvertendo che quasi due milioni di residenti sono sull’orlo della catastrofe.
In un comunicato stampa diffuso domenica, Andrés ha invitato coloro che hanno convinzioni morali ad agire con urgenza per porre fine alla carestia e rispondere all’emergenza umanitaria. Ha sottolineato che, in quanto potenza occupante, Israele è legalmente e moralmente responsabile del mantenimento degli standard minimi di vita per i civili di Gaza.
Andrés ha fatto notare che i saccheggi dei convogli di aiuti erano minimi prima della decisione di Israele, presa a marzo, di bloccare l’accesso umanitario al territorio assediato. Ha sollecitato l’apertura immediata di corridoi umanitari per consentire a tutte le organizzazioni umanitarie di raggiungere la popolazione di Gaza senza ostacoli.
Nonostante un cessate il fuoco concordato e un accordo sullo scambio di prigionieri, la crisi umanitaria continua a peggiorare: i valichi di frontiera restano completamente sigillati da 150 giorni.
Israele, con il fermo appoggio degli Stati Uniti, è accusato di aver portato avanti una campagna di genocidio a Gaza attraverso uccisioni sistematiche, carestia, distruzione di infrastrutture e sfollamenti forzati, in palese violazione delle sentenze e degli appelli internazionali, comprese le decisioni della Corte internazionale di giustizia.
di Redazione