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Gaza, missili israeliani fanno strage al Centro Unrwa

Non hanno fine le atrocità del regime israeliano a Gaza. Almeno cinque persone, tra cui un membro dello staff, sono state uccise, e altre 22 ferite, dopo che missili israeliani hanno colpito un centro di distribuzione alimentare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha riferito l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).

Il commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, ha dichiarato mercoledì che l’attacco ha colpito uno dei pochissimi centri di distribuzione dell’Unrwa rimasti a Rafah. “L’attacco avviene mentre le scorte di cibo stanno finendo, la fame è diffusa e, in alcune aree, si sta trasformando in carestia. Ogni giorno condividiamo le coordinate di tutte le nostre strutture nella Striscia di Gaza con le parti in conflitto”, ha aggiunto il commissario. Lazzarini ha espresso preoccupazione per il fatto che l’attacco sia avvenuto nonostante l’esercito israeliano avesse ricevuto il giorno prima le coordinate di questa struttura.

Lazzarini ha inoltre sollecitato la protezione delle Nazioni Unite, del suo personale e delle sue sedi e ha chiesto un’indagine indipendente sull’attacco. Israele ha riconosciuto l’attacco aereo su un centro di distribuzione di aiuti alimentari nel sud di Gaza, sostenendo che aveva preso di mira e ucciso un membro di alto rango di Hamas.

In una dichiarazione, il capo dell’Unrwa ha aggiunto che dal 7 ottobre, almeno 165 membri Unrwa sono stati uccisi mentre erano in servizio, e più di 400 persone che si rifugiavano negli edifici delle Nazioni Unite hanno perso la vita a causa degli attacchi israeliani. La guerra ha visto più di 150 strutture dell’agenzia, comprese scuole e rifugi, colpite, alcune distrutte, e il personale dell’Unrwa, secondo quanto riferito, è stato maltrattato e umiliato mentre si trovava nei centri di detenzione israeliani.

A Gaza una mattanza senza fine

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza ha riferito che sei persone sono state uccise nell’ultimo attacco contro i palestinesi in attesa di aiuti umanitari alla rotonda del Kuwait a Gaza City. Circa 83 feriti sono stati trasferiti al complesso medico al-Shifa della città. Nelle ultime settimane le forze israeliane hanno intensificato le loro offensive sulla rotatoria del Kuwait, dove i civili si riuniscono in attesa della consegna degli aiuti.

Lunedì notte le forze israeliane hanno ucciso 11 persone in attesa di aiuti alimentari. L’esercito israeliano ha limitato per settimane la consegna di forniture umanitarie nel nord di Gaza, costringendo migliaia di bambini a rimanere senza cibo e medicinali sufficienti.

La prevenzione dei convogli umanitari avviene nel contesto di un terribile avvertimento da parte dei funzionari umanitari, secondo cui se non verrà attuato un cessate il fuoco e gli aiuti non verranno aumentati in modo significativo, si prevede che il bilancio della malnutrizione e delle malattie aumenterà, portando a un’allarmante perdita di vite umane. Finora, il regime di Tel Aviv ha ucciso almeno 31.400 palestinesi, per lo più donne e bambini, e ne ha feriti altri 73.024.

di Redazione

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