di Giovanni Sorbello
Questa mattina all’alba l’aviazione israeliana ha lanciato attacchi contro postazioni della Resistenza palestinese nella Striscia di Gaza. Il primo raid ha colpito un sito delle Brigate Al-Qassam, l’ala militare di Hamas, nella zona di Maqousi a nord-ovest della città di Gaza. In un altro attacco missili hanno colpito una postazione delle Al-Qassam a Gaza City. In una terza incursione due missili hanno colpito un sito delle Brigate Al-Quds, l’ala militare della Jihad islamica, ad ovest della città di Khan Younis. I raid non hanno causato vittime.
Per tutta la mattinata aerei israeliani hanno effettuato voli a bassa quota in diverse zone della Striscia di Gaza. L’aggressione israeliana arriva dopo che ieri sera tre razzi sono stati sparati verso le colonie nei pressi di Ashkelon. La polizia israeliana ha affermato che al momento non si conoscono i dettagli sul luogo esatto in cui sono caduti i razzi.
Il movimento di Resistenza palestinese di Hamas ha dichiarato oggi che i razzi verso Israele sono stati sparati da un gruppo salafita affiliato all’Isil.
Negli ultimi mesi si sono registrati diversi attacchi sospetti contro le sedi di Hamas a Gaza, e lanci di razzi verso le colonie israeliane. Le autorità di Gaza da tempo seguono le attività di gruppi di salafiti che si sarebbero affiliati all’Isil. La polizia palestinese ha effettuato nelle ultime settimane diversi arresti e scoperto arsenali di armi ed esplosivi. L’obiettivo di questi gruppi è di attaccare la Resistenza – così come succede in Libano, Siria e Iraq – e con i loro attacchi contro Israele “giustificare” una reazione di Tel Aviv contro la Striscia di Gaza.
